Page 193 - Oriana Fallaci - 1968
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durare anni, come risolversi all’improvviso col colpo di mano di
                qualche  fazione.  Sia  nel  primo  che  nel  secondo  caso  è

                estremamente  possibile  che  la  Cina  decida  di  invadere  e
                riprendersi  Hong  Kong.  Dopotutto  perché  Hong  Kong  deve

                appartenere agli inglesi? È territorio cinese, il 98 per cento della
                popolazione  è  cinese,  solo  l’isoletta  vera  e  propria  di  Hong
                Kong  venne  assegnata  all’Inghilterra  con  un  foglio  scritto.  A

                rigore,  gli  inglesi  non  potrebbero  far  entrare  nemmeno  un
                poliziotto  a  Kowloon  che  è  compresa  dentro  l’antico  recinto

                imperiale. Se la Cina non si è ancora ripresa Hong Kong è per
                tre ragioni. La prima è che ha cose più importanti da fare e non

                può perdere tempo dietro un pugno di cinesi in massima parte
                fuggiti alla rivoluzione. La seconda è che da un punto di vista

                militare e strategico Hong Kong non offre alcuna minaccia; agli
                americani non interessa ad esempio come baluardo occidentale.
                La terza è che Hong Kong fa più comodo alla Cina di quanto

                faccia comodo agli inglesi.
                    Per orgoglio gli inglesi possono dire quello che vogliono, ma

                l’impressione  di  tutti  è  che  abbiano  una  gran  voglia  di
                andarsene. Hong Kong è per loro un peso, una noia, e dopo aver

                rinunciato a un impero è da pazzi pensare che Hong Kong salvi
                l’economia inglese. Inoltre gli inglesi non possono continuare a

                tenere quell’atteggiamento colonialista. Rappresentano un paese
                libero,  democratico,  laburista:  qualcosa  dovranno  pur  fare
                contro gli sfruttatori che fanno lavorare i cinesi quattordici ore

                al giorno compresa la domenica. Però, quando si decideranno a
                prendere  certi  provvedimenti,  il  loro  guadagno  risulterà

                dimezzato. E allora cosa gli servirà restare a Hong Kong? È la
                stessa  storia  delle  scuole:  l’analfabetismo  è  incredibile  qui,  il
                governo  pensa  di  instaurare  l’insegnamento  elementare

                obbligatorio,  ma  la  spesa  sarebbe  tale  da  romper  le  gambe
                all’economia.  Guardi,  che  a  Hong  Kong  gli  inglesi  tengano

                meno di quanto raccontano è provato dal modo con cui hanno
                evitato di opporsi all’avanzata del comunismo. Hanno lasciato

                che le scuole comuniste fiorissero, che i sindacati comunisti si
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