Page 188 - Oriana Fallaci - 1968
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sono dalla parte di Pechino, e la Cina non vuole una Hong Kong
capitalista. Vuole una Hong Kong comunista. Ma che impresa
dura. A Hong Kong, dopo diciotto anni di propaganda ai confini
con la Cina, appena trentatré scuole su duemila sono comuniste,
e appena otto cinema su ottantasei, e appena il quindici per
cento della circolazione dei giornali. Il fatto è che il capitalismo,
ad Hong Kong, dà i suoi frutti migliori. Il tenore di vita qui è
più alto che in qualsiasi altro centro del Sud-Est asiatico: anche
chi vive male, a Hong Kong, vive meglio che in Cina o nel Laos
o in Cambogia o in Indonesia. La gente qui guadagna e,
malgrado questa sia una colonia, a nessuno viene proibito di
gridare «viva Mao Tse-Tung». Perché non è vero che i
comunisti siano arrestati in quanto comunisti: sono sempre
arrestati per qualche offesa alla legge. Essere comunisti non è
proibito a Hong Kong.
La domanda da porsi è proprio la sua: quanto durerà Hong
Kong? La mia opinione è che Hong Kong resterà così com’è,
cioè una colonia inglese, per i prossimi trent’anni. Vale a dire
fino allo scadere del contratto che ci lascia in affitto i nuovi
territori. Hong Kong sarebbe un peso terribile nelle mani della
Cina, oggi come oggi la Cina non può permettersi un simile
lusso. Senza contare che Hong Kong frutta alla Cina metà della
sua valuta straniera e tutta l’acqua e il cibo che vende a Hong
Kong. Però può darsi benissimo che, per ragioni idealistiche o
propagandistiche, la Cina dimentichi l’utilità e si riprenda Hong
Kong molto presto. Ad esempio con un intervento militare che
potrebbe causare un conflitto mondiale. Hong Kong non è il
Vietnam o la Corea: riguarda direttamente la Cina. E se lei mi
avesse posto tale domanda nel giugno scorso, io le avrei detto:
non sono affatto sicuro che la Cina non stia per provocare un
conflitto mondiale. Infatti non è detto che Hong Kong non sia
difendibile. Una cosa le dico: durante i tumulti era molto bello
per noi vedere le navi inglesi e le navi americane attraccate nel
porto. Molto confortante. Sapevamo bene che né le une né le
altre erano qui per scopi militari, le navi americane servono