Page 196 - Oriana Fallaci - 1968
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polizia circonda il quartiere, irrompe nelle case dei comunisti o
                dei sospetti comunisti, le disfa, e, appena trova un distintivo di

                Mao,  un  manifesto  di  Mao,  fa  una  retata.  Essere  comunisti  è
                teoricamente permesso, però se sei comunista ti arrestano. Non

                solo:  non  c’è  arresto  senza  pugni,  senza  schiaffi,  senza
                bastonate. La brutalità incomincia al momento in cui ti portano
                via ed esplode al commissariato, dove un interrogatorio senza

                botte  non  è  nemmeno  concepito.  Ti  picchiano  finché  non  hai
                dichiarato d’esser colpevole: se insisti coll’innocenza, basta che

                un poliziotto dica «mi ha chiamato cane giallo, mi ha chiamato
                brutto porco», e vai dritto in tribunale. Una volta in tribunale,

                non attenderti giustizia: il giudice è un impiegato del governo.
                Qualche giudice perbene c’è, ma io non l’ho mai visto giudicare

                un  cinese.  Non  ascoltano  mai  gli  accusati,  ascoltano  solo  gli
                accusatori: cioè i poliziotti.
                    I poliziotti di Hong Kong sono i più corrotti del mondo. Sono

                liberi di accettare denaro da chiunque in qualsiasi momento: gli
                inglesi gli lasciano fare tutto ciò che vogliono perché ne hanno

                bisogno.  Tra  le  cose  che  gli  lasciano  fare  c’è  il  ricatto  della
                droga.  Deve  infatti  sapere  che  Hong  Kong  è  il  centro  del

                commercio di droga nel mondo: la droga viene da Bangkok e
                tutti i miliardari vi sono compromessi. Al servizio dei miliardari

                stanno i poliziotti. E così, se sei antipatico a un poliziotto o a un
                miliardario,  ti  accusano  subito  di  usare  la  droga.  Tanto  il
                processo  non  è  pubblico,  è  segreto.  A  giudicarti  c’è  solo  un

                giudice  di  pace  affiancato  da  due  cittadini,  l’accusato  non  ha
                diritto a un avvocato e il «processo» si conclude regolarmente

                con  la  condanna.  È  una  faccenda  che  va  sotto  il  nome  di
                Regolamento  per  la  detenzione  di  persone  pericolose.  Molti
                comunisti sono in galera per la droga, senza averla mai vista.

                    Non è vero che a condurre la lotta contro gli inglesi siano i
                comunisti. Questo lo dicono i comunisti e gli inglesi, in realtà

                tutto il popolo è contro noi «cani bianchi». E non solo per gli
                abusi della polizia, per i processi illegali: ma perché noi «cani

                bianchi» siamo responsabili dell’atroce sfruttamento economico
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