Page 198 - Oriana Fallaci - 1968
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costruire l’accusa? È successo altre volte. Certo, se io fossi al
posto degli scolari, fabbricherei altro che bombe! Quando vidi
come i poliziotti trattavano i dimostranti, mi dissi: «Il prossimo
passo saranno le bombe». E ora dico: «Il prossimo passo
saranno le fucilate». Vedrà che fucilate. Del resto perché
ruberebbero tante rivoltelle e fucili? Per arginare il pericolo il
governo vuole ora introdurre la pena di morte. È una tragedia.
Giorni fa è venuto da Londra un ministro, Lord Shepherd, e
quando gli abbiamo chiesto cosa pensasse sulla pena di morte a
Hong Kong ha esclamato: «Per l’amor del cielo, no! In
Inghilterra l’abbiamo abolita!». Ma il governo inglese di Hong
Kong non prende ordini dall’Inghilterra: li prende dai miliardari
di Hong Kong. Perché, nei giorni in cui c’è il coprifuoco, esso è
valido solo per i cinesi e non per gli inglesi, per i poveri e non
per i ricchi? Perché tre cinesi ricchi possono parlar di politica e
tre cinesi poveri, sorpresi a parlare di politica, vengono arrestati
con l’accusa di offesa al governo?
Io non so quanto possa durare Hong Kong: può durare solo
se gli inglesi cambiano atteggiamento. Però so che Hong Kong
è una bomba pronta a scoppiare nel cuore dell’Asia, e
alimentare l’incendio che brucia il Vietnam. È una bomba a
orologeria. E il suo ticchettio diviene sempre più forte.