Page 57 - Le canzoni di Re Enzio
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LE CANZONI DI RE ENZIO
III°
A BOLOGNA
ALMA MADRE DEGLI STUDI
UN DA LEI AGLI STUDI VERACEMENTE NUDRITO
DEDICA QUESTO PRIMO SAGGIO DI POESIA
ISPIRATO DALLA STORIA DEL LIBERO COMUNE
MA OH! QUANTO INFERIORE ALLA GLORIA DI LEI
ALLA GRATITUDINE SUA
LA CANZONE DELL'OLIFANTE
I. LA VEDETTA
Fu il venerdì, ch’era dolore e sangue
e la battaglia al Prato delle rose.
Bello era il tempo e tralucente il giorno.
Enzio era volto a dove nasce il sole.
Di là! l’altr’anno, sorgere una stella
soleva, lunga, che parea selvaggia
del cupo cielo, e lo fendeva in fuga,
lasciando il segno come una ferita.
Tutte le notti dall’agosto al verno
sorgea, come una fiaccola di guerra
sur una torre, e sotto quella luce
nere apparian le torri di Bologna,
G. Pascoli - Le canzoni di Re Enzio 53