Page 37 - Canti di Castelvecchio
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20. Il primo cantore

            I
              Il primo a cantare d'amore
                   chi è?
            Non si vede un boccio di fiore,
            non ancora un albero ha mosso;
            la calta sola e il titimalo
            verdeggia su l'acqua del fosso:
            e tu già canti, o saltimpalo,
                   sicceccè... sicceccè...

            II
              Un ramo non c'è, con due frasche,
            per te!
            Brulli sono meli e marasche;
            forse il mandorlo ha imbottonato:
            tu nella vigna sur un palo,
            tu sul palancato d'un prato,
            d'amore canti, o saltimpalo,
                   sicceccè... sicceccè...

            III
              Hai fretta di fare il tuo nido...
                   perché?
            Per un prato gira il tuo grido,
            porti a un prato radiche e pappi:
            non rischi dunque che sul calo
            del verno si vanghi e si zappi!
            Eppure gridi, o saltimpalo,
                   sicceccè... sicceccè...

            IV
              Hai fretta, sei savio, sai bene
                   perché!
            Viene il maggio, subito viene
            la frullana grande che taglia...
            Frulla, o falce! Forti su l'ali,
            dal nido di musco e di paglia,
            frullano i nuovi saltimpali...
                   sicceccè... sicceccè...
















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