Page 11 - Il Perugino
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era  uno  dei  più  giovani  del  gruppo  ma  ottenne  subito  una
                posizione  preminente  nel  gruppo  di  lavoro:  ciò  dimostra  il

                favore che andava incontrando la sua arte fatta di un'innovativa
                interpretazione  del  classicismo,  a  fronte  della  concezione

                puramente  disegnativa  di  Botticelli  o  della  struttura  solida  e
                robusta di Ghirlandaio.


                Per questi affreschi i pittori si attennero a comuni convenzioni
                rappresentative  in  modo  da  far  risultare  il  lavoro  omogeneo,

                quali  una  comune  scala  dimensionale,  una  comune  struttura
                ritmica  e  una  comune  rappresentazione  paesaggistica;
                utilizzarono  inoltre,  accanto  a  un'unica  gamma  cromatica,  le

                rifiniture  in  oro  in  modo  da  far  risplendere  le  pitture  con  i
                bagliori delle torce e delle candele.


                Nella zona dietro l'altare, la prima a essere affrescata, dipinse la

                finta  pala  d'altare  dell'Assunta  col  papa  inginocchiato  come
                committente,  opera  distrutta  per  far  posto  al  Giudizio

                Universale  di  Michelangelo  insieme  ad  altri  suoi  due  riquadri
                sulla  stessa  parete,  la  Nascita  e  ritrovamento  di  Mosè  e  la
                Natività di Cristo.


                L'Assunta ci è nota da un disegno di un allievo del Pinturicchio,

                che mostra il prototipo di quel modo di dividere lo spazio in due
                piani  paralleli  quasi  non  comunicanti,  uno  superiore  e  uno

                inferiore, che venne ampiamente replicato dall'artista.
                Ne  sono  esempi  la  Pala  di  Fano  (1489  circa),  la  Pala  di

                Vallombrosa  (1500),  la  Madonna  in  gloria  e  santi  della
                Pinacoteca  nazionale  di  Bologna  (1500-1501),  la  Pala
                dell'Annunziata di Firenze (1507), la Pala del Duomo di Napoli

                (1508-1509) e la Pala di Corciano (1513).
                La stessa idea compositiva ricorre poi nelle ascensioni di Cristo

                come  nel  Polittico  di  San  Pietro  (1496-1500)  per  l'omonima
                chiesa perugina, la Pala di Sansepolcro (1510 circa) e la Pala

                della Trasfigurazione in Santa Maria dei Servi a Perugia (1517).



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