Page 9 - Il Perugino
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quali si sono fatti nomi prestigiosissimi), ma si può riconoscere
comunque l'intervento del Perugino in due tavolette, le migliori
qualitativamente: quella col Miracolo del bambino nato morto e,
soprattutto, quella con San Bernardino risana una fanciulla.
In esse l'architettura monumentale e decorata prevale sulle
piccole figure umane, e la luce tersa e nitidissima deriva da
Piero della Francesca.
A un periodo molto vicino risalgono i tre scomparti di predella
del Louvre con San Girolamo che resuscita il cardinale Andrea,
Cristo morto e San Girolamo che assiste due giovani impiccati
ingiustamente.
Datato al 1477 o 1478 è l'affresco staccato, oggi nella
Pinacoteca Comunale di Deruta, con il Padre Eterno con i santi
Rocco e Romano, con una rara veduta idealizzata di Deruta in
basso.
Venne probabilmente commissionato per la fine della pestilenza
del 1476.
L'opera riprende elementi dell'Adorazione dei Magi e della
tavoletta di San Bernardino, ma vi si trova per la prima volta
anche un inequivocabile languore delicato delle figure, che
divenne di lì a poco una delle caratteristiche più tipiche dello
stile del Perugino.
Nel 1478 continuò a lavorare in Umbria, dipingendo gli
affreschi della cappella della Maddalena nella chiesa
parrocchiale di Cerqueto, nei pressi di Perugia, dove rimangono
solo frammenti.
L'opera, per quanto in una realtà provinciale, testimonia la sua
crescente notorietà, con commissioni di notevole complessità
decorativa.
Ne restano un frammento di San Sebastiano tra i santi Rocco e
Pietro, il primo esempio conosciuto del santo trafitto dalle
frecce che divenne uno dei temi più apprezzati della sua
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