Page 23 - La passione di Artemisia
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schiaccia chiunque pensi con la sua testa.
Di libri così non se ne fanno più a mano, ma questo è un dono del
convento. Noi speriamo che si prenda un attimo di respiro dalla sua Santa
Inquisizione e presti un po' d'attenzione alla nostra richiesta di riparare il
tetto. E' da anni che usiamo dei secchi, nelle nostre celle all'ultimo piano,
per raccogliere la pioggia».
Attese che suor Paola se ne fosse andata. «Riesco a fare così poco ogni
giorno. Giusto le parti più minute». Abbassò la voce, fino a ridurla a un
sussurro. «Pare che il momento di andare all'Uffizio arrivi sempre quando
più sono immersa nel mio lavoro. Talvolta, da una settimana all'altra, mi
sembra di non aver fatto nulla».
«Ho qualche cosa da dirti».
Posò il pennellino più minuscolo che avessi mai visto e mi pose con
dolcezza la mano sul braccio. «L'abbiamo saputo».
«Del processo?»
«Anche se siamo chiuse in un convento, le sue mura dovrebbero essere
ben spesse, perché una simile storia non vi penetri. Ne siamo state
profondamente addolorate».
«Sapete ogni cosa?»
«Sappiamo più di quanto dovremmo. Tu stai bene?»
Trassi le mani di sotto il mantello. Erano ancora gonfie e, sotto le bende
macchiate, continuavano a spurgare.
Suor Graziella soffocò un grido. «Povero agnellino! Dov'era tuo padre
quand'è successo?»
«Li ha lasciati fare. Ha detto che, se avessi confermato la mia
testimonianza mentre subivo la corda, questa sarebbe stata la prova della
mia innocenza. Non so che cosa sia stato peggio, se le mie mani o... oggi.
Oggi mi hanno fatta esaminare da due levatrici, in che posto lo sai, mentre
un notaio stava lì a guardare. Hanno voluto farmi vedere distesa lì in quel
modo».
«Dio abbia pietà di te!» Mi abbracciò e mi fece posare la testa sul suo
grembo. «Non è che uno dei tanti modi di spezzare la volontà di una donna
che accusa un uomo.
Sono privi di coscienza».
«Sono delle belve, tutti quanti», dissi bagnandole la veste di lacrime.
«Anche se lo sono, non riusciranno ad annientarti».
Prese a cullarmi, carezzandomi la nuca e i capelli, lasciando che mi
sfogassi col pianto.
«Papà li ha lasciati fare».
«Mia cara», mi consolò, «i padri non sempre sono paterni.
Anche se ci provano, molti falliscono. In fondo sono degli esseri
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