Page 198 - La passione di Artemisia
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fresca levigatezza di una coscia di marmo o scivolare sull'acqua sopra una
gondola. Almeno una volta prima di morire».
La pena per il suo struggimento e per il senso di privazione mi fece
capire che non ero stata abbastanza grata per tutto ciò che avevo visto.
Vidi venire verso di noi la madre badessa e un'altra suora. Mormorai un
avvertimento: suor Paola si girò e, aprendo le braccia, andò verso di loro
per distrarne l'attenzione.
«Che succederebbe se lo facessi e basta?» le bisbigliai.
«Se noi tre andassimo a fare una passeggiata? Poi naturalmente
torneresti e suor Paola ti aprirebbe la porta. Che accadrebbe?»
«Non so. Sarei confinata e costretta al silenzio per un po'».
«E allora? Quale confino peggiore di quello in cui già sei?»
Fece una risatina amara. Tirò su col naso e si asciugò il viso con il dorso
della mano. «Ci voglio pensare».
Le chiusi una mano nella mia. «Nel frattempo ho un compito per te. Ho
un amico a Firenze, uno scienziato, Galileo Galilei».
«Oh, sì. Ne abbiamo sentito parlare. Le donne rinchiuse nei conventi
non sono all'oscuro delle controversie che accadono nel mondo esterno. Il
cardinal Bellarmino...»
«Galilei ha bisogno delle tue preghiere, Graziella. Per la sua protezione.
E' un uomo colto e onesto e crede in Dio, a dispetto di quanto dicono».
Tirò di nuovo su col naso. «Capisco. Lo farò».
Alzandomi per andare via la baciai sulla fronte e, quando Palmira le
andò davanti per salutarla, Graziella le baciò a sua volta la fronte. Palmira
mi tirò il braccio perché mi chinassi e diede anche a me un bacio sonoro
sulla fronte.
Fuori dal convento, prima di scendere la scalinata, ci fermammo un
attimo sul piazzale.
«Credi che lo farà? Di venire un giorno o l'altro a fare una passeggiata
con noi?» chiese Palmira.
«Non so. Lo spero».
Guardammo via dei Condotti e i tetti.
«Guarda, Palmira, quella cupola laggiù, quella grande. E'
San Pietro. Questa è la sola vista che suor Graziella può vedere».
Evidentemente non era abbastanza. Non lo sarebbe stato nemmeno per
me.
«E' così alto qui», disse Palmira. «Mi piace tanto».
Mi dispiacque di non averla portata sul campanile di Giotto. Le sciolsi le
trecce. «Scuoti i capelli e senti la brezza che vi passa attraverso. Pensa che
viene dalla Spagna».
Mi tolsi le forcine anch'io e lasciai che il vento mi sciogliesse i capelli.
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