Page 97 - Il mercante d'arte di Hitler
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figlio minore. Fiducioso nel nuovo inizio, Hildebrand scrive al
fratello due giorni dopo le elezioni: «Personalmente non avrei
mai sperato che da questa guerra potesse venire qualcosa di
buono, e credo anche che saranno tempi duri per l’intesa
politica, ma che la Germania potrà trarre soltanto giovamento se
sparirà qualunque pensiero di rivalsa – la pace arriva quando e
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come le pare – nel profondo dell’anima di ciascuno» .
Ma già dopo pochi giorni gli interrogativi sull’attualità
politica scivolano nuovamente in secondo piano . Per
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Hildebrand vi sono questioni più importanti: dove e cosa
studiare. Durante la guerra ha maturato diverse idee, a seconda
delle influenze del momento, quelle dei commilitoni all’Ober-
Ost o dei genitori quando è in licenza. Una volta dice di voler
studiare archeologia o storia moderna, musica, filosofia, un’altra
scienze politiche ed economia. Alla fine torna alla sua
preferenza iniziale per la storia dell’arte. Ma il Politecnico di
Dresda, in cui ha frequentato diversi corsi durante gli anni della
guerra e al quale risulta ufficialmente iscritto fino al 15 gennaio
1919, non lo prende più neppure in considerazione. Il 7 gennaio
richiede un attestato di frequenza per potersi iscrivere da
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un’altra parte .
L’inizio degli studi a Francoforte e la perdita della
sorella
Hildebrand Gurlitt alla fine si è deciso per un corso di laurea
all’Università Johann Wolfgang Goethe di Francoforte sul
Meno, fondata appena nel 1914. Sostenuta completamente da
donazioni, si tratta del primo istituto universitario privato
tedesco. Oltre che per il suo impegno civile, l’Università di
Francoforte esercita un grande fascino su studenti e docenti per
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