Page 102 - Il mercante d'arte di Hitler
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rendendola felice, molto felice, ma anche tanto infelice»,
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racconta Marie Gurlitt in una sua versione più castigata .
Spetta a Hildebrand Gurlitt, quale aspirante storico dell’arte,
prendere in consegna l’eredità delle opere della sorella, queste
le sue ultime volontà: «Eitel non mi ha lasciato un compito
facile, se ne è andata, lasciando così tante domande irrisolte, che
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ora tocca a me “sciogliere”» . Nel 1922 Hildebrand Gurlitt ha
in progetto assieme a Paul Fechter una mostra con i suoi quadri,
ma la cosa non si realizza. È troppo presto infatti per
Hildebrand, il dolore troppo profondo; il rapporto con la sorella
era particolarmente stretto. E prega Fechter di non parlare della
mostra in casa dei genitori. «A Dresda non intendo proprio
farla, perché la cosa a quel punto diventerebbe troppo
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personale» . Nonostante ci tenga a collaborare a una mostra
delle opere della sorella, organizzata in sua memoria,
abbandona il progetto. Hildebrand Gurlitt decide a questo punto
di andare a Berlino, una città che fino a quel momento gli è
sempre sembrata troppo influenzata dalla politica, per poter
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lavorare tranquillo . Il 12 gennaio 1920 si immatricola
all’Università Friedrich Wilhelm, l’attuale Humboldt
Universität, dove studierà per i successivi tre semestri. A
Berlino incontra anche molti conoscenti in comune tra lei e la
sorella dei tempi di Vilnius. Parlare con loro dei vecchi tempi e
condividere il ricordo della sorella lo aiuterà a trovare conforto.
Studi in tempi burrascosi
Tra gli amici più stretti di Hildebrand c’è Hanns Niedecken-
Gebhardt, vecchio compagno di Wilibald Gurlitt al
Conservatorio reale di musica di Lipsia, che come lui ha
ottenuto lì il diploma di dottorato nel 1914. Hildebrand lo ha
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