Page 107 - Il mercante d'arte di Hitler
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popolare per i pasti. E fa un rendiconto al fratello: «Un
disoccupato riceve sei o sette marchi al giorno, sono 150-200
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marchi» . Wilibald deve intervenire di continuo versandogli del
denaro. Ma con il nuovo lavoro questo ora non è più necessario.
Oltre ai corsi di Goldschmidt, a Berlino Hildebrand frequenta
i corsi di Alois Riehl, che è succeduto a Wilhelm Dilthey alla
cattedra di Filosofia. E ascolta le lezioni del filosofo e storico
dell’arte Max Dessoir su Psicologia dell’estetica e
Parapsicologia, poiché l’interesse di Hildebrand per la filosofia
continua a essere vivo. Giunge alla conclusione che una «base
filosofica generale» sia un presupposto fondamentale per lo
studio della storia dell’arte. In Riehl, Hildebrand trova
finalmente il professore che avrebbe sempre voluto: uno che
concepisca la filosofia, più che come una scienza, come una
dottrina di vita e delle «visioni di mondo» . Dessoir in realtà
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non gli è molto simpatico sul piano umano e in una lettera al
padre lo definisce anzi un «estetico caprone» . E tuttavia sul
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piano scientifico lo stima molto, con lui impara infatti a
distinguere tra arte ed estetica. L’arte nell’approccio di Dessoir
è sempre, sì, anche estetica, ma non si esaurisce in essa, in
quanto possiede invece anche una dimensione etica. La pittura
astratta di Kandinsky rappresenta per il filosofo un esempio di
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arte puramente estetica, «tutta colori e ornamenti» . Gurlitt
assume la prospettiva del suo insegnante. Viene evidentemente
da Max Dessoir quella preferenza di Gurlitt per
l’espressionismo figurativo e il gruppo Die Brücke, a discapito
invece degli artisti del Blauer Reiter, il «Cavaliere azzurro», che
lo accompagnerà per tutta la vita.
Legami familiari e amicizie per la vita
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