Page 110 - Il mercante d'arte di Hitler
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forte.  «Che  vada  a  quel  paese!»,  scrive  Hildebrand  piccato  al

                fratello,  dopo  la  visita  in  Potsdamer  Straße:  «Almeno  ora  so

                quali  porcate  pubblica  la  sua  casa  editrice.  Prendi  il  suo
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                almanacco,  fa  vomitare!» .  Pare  che  Hildebrand  si  sia  fatto
                mostrare  le  Stampe  private  della  serie  «Der  Venuswagen»  (Il

                carro di Venere). Le nuove uscite della rivista degli anni 1919-

                1920  vengono  proposte  come  “letture  erotiche”  illustrate  con

                incisioni originali, tra cui Saffo o le lesbiche di Victor-Joseph
                Étienne  de  Jouy  (1920,  disegni  di  Otto  Schoff)  e  Le

                Pañchatantra. Favole di vita amorosa indiana (1919, disegni di

                Richard  Janthur).  Wolfgang  Gurlitt  scopre  così  una  nuova

                nicchia di mercato, contro le reazioni indignate dei parenti.

                   Alla fine Hildebrand trova alloggio a Tegel presso la signora
                Löschke, il cui cognato era un buon amico di Cornelia. Vive da

                sola  in  una  piccola  abitazione  di  legno  nei  pressi  del  grande

                Humboldt-Park, il parco sulle rive del lago di Tegel. L’indirizzo

                è  infatti:  “Tegel  di  Berlino,  quartiere  Castello,  Villini  sul

                parco”.  La  signora  Löschke  cucina  per  Hildebrand  e  cerca  di
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                rendergli  il  soggiorno  quanto  più  gradevole  possibile .  Marie
                Gurlitt, tuttavia, è preoccupata e si reca a Berlino per vedere chi

                sia  a  prendersi  cura  di  suo  figlio,  da  sempre  tanto  debole  di

                stomaco. Subito, a febbraio 1920, la donna viene a sapere di una

                nuova  “pensione”  e  prende  immediatamente  accordi  con

                l’affittacamere per l’alimentazione del figlio. Il suo piccolo Putz
                ha  bisogno  di  «patate,  orzo,  salumi,  margarina,  marmellata,

                cacao  ecc.».  Le  condizioni  alimentari  sarebbero  secondo  lei

                terribili e promette di mandare tutto da casa. Si interessa anche

                della vita studentesca del suo giovane rampollo, lo accompagna
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                al  seminario  di  Goldschmidt  su  Botticelli .  C’è  da  chiedersi







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