Page 105 - Il mercante d'arte di Hitler
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lineare e pittorico quali concetti fondamentali nella storia
dell’arte alla descrizione dei fenomeni stilistici ed è stato il
primo a utilizzare due proiettori di diapositive per analizzare le
opere mettendole direttamente a confronto.
Goldschmidt è per Gurlitt un appiglio, quando gli eventi
politici portano il subbuglio nella sua vita. Il 13 marzo 1920, a
seguito del putsch militare di Wolfgang Kapp i membri
socialdemocratici del governo vengono espulsi da Berlino; la
giovane repubblica è ora sull’orlo di una guerra civile. I golpisti
sono per la gran parte esponenti in carica delle forze armate o ex
militari dell’esercito imperiale e della marina, nonché membri
del Partito nazionalpopolare tedesco. Anche l’amico di
Hildebrand Arnold Vieth von Golßenau (1889-1979), che ha
partecipato alle sue stesse campagne sul fronte occidentale e
presso l’Ober-Ost, è coinvolto negli avvenimenti. Da buon
aristocratico, Vieth ha inizialmente intrapreso la carriera da
ufficiale e a marzo del 1920 è suo il compito di aprire il fuoco
sui proletari che protestano contro il putsch. Vieth però
contravviene all’ordine e lascia il servizio militare. Hildebrand è
colpito da un gesto tanto coraggioso. Lui stesso assiste al putsch
solamente da distante, mentre è seduto in un’aula universitaria:
«Andai a lezione, ma è piuttosto strano stare lì ad ascoltare il
buon Goldschmidt che parla delle rughe di una Madonna del XIV
secolo, quando a due passi di distanza migliaia di persone
cercano di rovesciare il governo tra fiumi di sangue». Gurlitt
vive con sofferenza questa posizione ritirata: «Noi tutti, noi
studenti, siamo miseramente estranei a quel che accade in realtà
lì fuori, eppure anche noi abbiamo le nostre responsabilità
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culturali» . Questo schema si ripeterà anche durante il Terzo
Reich, quando Gurlitt si occuperà della compravendita di opere
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