Page 108 - Il mercante d'arte di Hitler
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Quando  Hildebrand  Gurlitt  passa  da  Francoforte  a  Berlino,

                l’ipotesi  più  probabile  di  per  sé  è  che  egli  vada  a  stare  in  un

                primo  tempo  da  Wolfgang  Gurlitt.  Tra  i  familiari  residenti  a
                Berlino, il cugino, di sette anni più vecchio di lui, è per il nuovo

                arrivato  il  parente  più  prossimo  quanto  all’età.  Dal  1912

                Wolfgang  dirige  a  Berlino  la  galleria  del  padre  Fritz  Gurlitt,

                morto  prematuramente,  nonché  la  casa  editrice  Gurlitt  e

                l’omonima  stamperia.  Negli  anni  che  Hildebrand  trascorre  a
                Berlino, Wolfgang fonda inoltre le Edizioni di arte ebraica Fritz

                Gurlitt.  Durerà  solo  un  anno,  ma  in  quell’arco  di  tempo

                usciranno  a  cura  dello  storico  dell’arte  Karl  Schwarz  ventitré

                volumi  da  collezione  con  documenti  di  arte  ebraica  antica  e

                moderna, illustrazioni tratte dalla Bibbia o da qualche Haggadah
                e biografie di poeti e artisti ebraici. Wolgang è dunque molto

                impegnato  quando  il  cugino  gli  annuncia  il  suo  arrivo.  Per

                questo  forse  non  gli  risponde.  Hildebrand  va  dunque  a  fargli

                visita  direttamente  alla  galleria,  ora  trasferitasi  in  Potsdamer

                Straße 113, dove Wolfgang ha anche la sua abitazione. Non si
                tratta  affatto  di  un  “negozio”,  come  dice  Hildebrand  in  tono

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                sprezzante in una lettera al fratello Wilibald . Dietro l’indirizzo
                si  nasconde  in  realtà  una  tipica  palazzina  borghese  in  stile

                storico  adibita  a  uso  commerciale.  Solo  nel  1917  Wolfgang

                Gurlitt ha acquistato e ampliato l’edificio adiacente, facendovi

                aggiungere un nuovo stabile destinato alla giovane generazione
                di  artisti:  due  sale  espositive  dedicate  all’arte  moderna,  l’una

                dipinta di rosso pompeiano e l’altra color giallo canarino, come

                riferisce prontamente il quotidiano «Vossische Zeitung». Per la

                sala d’ingresso il pittore César Klein ha sviluppato il progetto di

                un Ciclo delle stagioni e Rudolf Belling una scultura, mosaici e

                vetrate di Max Pechstein completano la decorazione. Wolfgang




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