Page 109 - Il mercante d'arte di Hitler
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Gurlitt ha fatto ristrutturare anche le stanze private nella parte

                frontale  dell’edificio,  dove  dar  mostra  del  nuovo  stile  di

                arredamento  espressionista.  Mediante  specchi  e  finestre
                illuminate  da  luci  elettriche  variopinte,  César  Klein  ha

                riconvertito la sala da tè in una camera degli specchi. Sempre a

                Klein è stata affidata anche la tintura delle pareti della camera

                da  letto,  mentre  a  Rudolf  Belling  è  andata  la  lavorazione

                scultorea del letto.  Vetri e  mosaici sono  nuovamente opera  di
                Max Pechstein. La reazione della critica è entusiastica. Teodor

                Heuss  della  Lega  artigiana  tedesca  applaude  la  nuova  identità

                artistica,  riconoscendovi  una  possibilità  di  rinnovamento  per

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                l’arte .  La  rivista  d’architettura  «Wasmuths  Monatshefte»
                pubblica nella sesta edizione annuale le foto dello stravagante
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                arredo .
                   Nei generosi spazi dell’edificio vi sarebbe sicuramente posto

                anche  per  Hildebrand.  Wolfgang  però  non  gli  offre  la  sua

                ospitalità e Hildebrand preferisce non chiedere nulla. Dopo la

                morte del padre di Wolfgang, Fritz, nel 1893, un’aspra contesa è
                scoppiata per l’eredità dell’uomo, tra Cornelius Gurlitt e i suoi

                fratelli  da  una  parte  e  la  vedova  di  Fritz  Gurlitt,  Annarella,

                dall’altra.  Da  allora  i  due  rami  della  famiglia,  di  Berlino  e

                Dresda, non si sono più riappacificati. Nel frattempo si annuncia

                anche una nuova frattura. Else Gurlitt, la sorella di Cornelius,

                che ha aiutato Fritz alla galleria mentre era vivo, ha una contesa
                in corso con Wolfgang, che si rifiuta di cedere alcune opere del

                nonno Louis Gurlitt. Stando a Else, i dipinti apparterrebbero a

                lei e al marito Ludwig. Nell’estate 1922 si arriva a processo, nel

                corso del quale i Gurlitt saranno chiamati a testimoniare contro
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                altri Gurlitt . Nella contesa Hildebrand prende naturalmente le

                difese di Else, che con il fratello Cornelius ha un’intesa molto




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