Page 112 - Il mercante d'arte di Hitler
P. 112

all’epoca Musei reali. Hildebrand si vanta del suo nuovo amico,

                quando  torna  a  casa  nel  marzo  1920,  e  mamma  Marie  ne  è

                visibilmente  entusiasta.  Negli  anni  a  venire  Reidemeister
                alloggerà  spesso  in  Kaitzer  Straße.  Lui  e  Hildebrand  saranno

                amici per la vita; quando la morte colpirà tragicamente Gurlitt

                nel  1956,  sarà  il  suo  compagno  di  studi  a  tenere  il  discorso

                funebre.  Reidemeister  è  più  giovane  di  Hildebrand  di  cinque

                anni,  ma  ha  già  una  laurea  in  architettura  conseguita  a
                Braunschweig.  I  due  studenti  condividono  gli  stessi  interessi,

                entrambi adorano l’Espressionismo. Reidemeister inoltre soffre

                gli  stessi  problemi  finanziari  di  Hildebrand.  Un  parente  di

                Wilhelm  von  Bode  tuttavia  non  ha  particolari  difficoltà  a

                trovare un posto dove lavorare durante gli studi. Accetta così un
                lavoro alla Galleria van Diemen diretta da Eduard Plietzsch, un

                tempo assistente di suo prozio. Parlerà sempre con entusiasmo

                del lavoro lì: «Quello che ho imparato lì, oggi uno neppure se lo

                immagina. Saper trattare con dimestichezza grandi opere d’arte

                era pane quotidiano, una cosa ovvia. Non era raro vedere quadri
                di maestri del passato della scuola olandese o fiamminga come

                Ruisdael,  Frans  Hals,  Pieter  de  Hooch,  Rubens,  van  Dyck  e

                Teniers.  O  ancora  dei  Canaletto  o  un  Francesco  Guardi.  Una

                simile offerta oggi la si trova ancora soltanto a Londra. Ma nella

                galleria  sulla  Unter  den  Linden,  all’epoca,  il  mondo  si  dava
                               48
                convegno» .  Reidemeister  suggerisce  anche  a  Hildebrand  di
                farsi prendere a lavorare alla galleria. Per qualche tempo questi

                è  titubante.  Il  mercato  dell’arte  a  Berlino  è  piuttosto  fiorente,

                quella di van Diemen non è l’unica galleria in città visitata da

                collezionisti facoltosi. I tanti mercanti d’arte, gli Haberstock e

                Matthiesen,  i  Cassirer  e  i  Thannhausers,  hanno  preso  sede







                                                          112
   107   108   109   110   111   112   113   114   115   116   117