Page 116 - Il mercante d'arte di Hitler
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artistiche  sono  spesso  per  le  nuove  correnti  il  primo  luogo

                istituzionale  in  cui  esse  possono  trovare  visibilità,  un  gradino

                importante per poter passare dalle gallerie private ai musei. Una
                delle  più  antiche  è  l’Associazione  degli  artisti  di  Amburgo

                fondata  nel  1817,  l’Hamburger  Kunstverein  che  Hildebrand

                Gurlitt dirigerà a partire dal 1931. Già nel corso del XIX secolo

                le  singole  associazioni  si  sono  riunite  in  leghe  di  espositori  a

                carattere  ultraregionale.  Le  mostre  delle  associazioni  degli
                artisti  sono,  viceversa,  anche  di  ispirazione  per  le  rispettive

                comunità di artisti locali. In tal modo in Germania si sviluppa

                un  linguaggio  dell’arte  moderna,  multiforme,  a  tratti

                contraddittorio,  ma  in  ogni  caso  dinamico,  alla  cui  diffusione

                Hildebrand Gurlitt dedicherà la propria vita professionale.
                   Anche  gli  inizi  all’università  cadono  in  una  fase  politica  e

                artistica piuttosto stimolante. Con la Repubblica di Weimar le

                avanguardie assistono per la prima volta al loro riconoscimento

                ufficiale. Il nuovo ministero della Cultura presieduto dal primo

                governo dell’SPD in Prussia fa della libertà dell’arte un principio
                fondamentale  della  politica  culturale  dello  Stato  e  si  dichiara

                contrario  a  qualsiasi  sua  regolamentazione.  Hildebrand  deve

                avervi visto una conferma delle proprie idee e inclinazioni fino

                a quel momento. Il ministero annuncia inoltre di voler riportare

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                all’attenzione internazionale l’importanza della cultura tedesca .
                L’arte  da  questo  momento  deve  farsi  strumento  al  servizio
                dell’autoaffermazione  della  nazione.  Nella  misura  in  cui  la

                Germania  riesce  a  guadagnare  una  posizione  di  primo  piano

                quale nazione fondata sulla cultura – questa l’idea – anche le

                lacerazioni interiori all’interno del popolo e l’umiliazione della

                sconfitta durante la guerra potranno essere sanate. Fritz Wichert,

                direttore della Kunsthalle, il Padiglione dell’arte, di Mannheim,




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