Page 56 - Il mercante d'arte di Hitler
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casa di Kaitzer Straße in quel periodo non potevano che ruotare
attorno a quell’argomento. L’intenso impegno del padre e i
relativi successi si imprimeranno nel bambino. E
condizioneranno sicuramente la scelta di Hildebrand, quando
sarà più grande, di studiare Storia dell’arte e dell’architettura al
Politecnico di Dresda.
Il primo incontro con i pittori della Brücke
Non sappiamo se Hildebrand Gurlitt conosca già gli artisti
della Brücke dalle visite che egli fa al padre al Politecnico di
Dresda o se li incontri per la prima volta all’Esposizione di arti
e mestieri. La possibilità di incrociare di persona questi artisti
negli spazi della manifestazione non è affatto improbabile,
poiché i docenti del Politecnico, dell’Accademia delle belle arti
e della Scuola di arti e mestieri permettono ai propri studenti di
collaborare ai loro progetti. Kirchner, Heckel, Bleyl e Schmidt-
Rottluff a ogni modo già non studiano più lì. Il 7 giugno 1905 si
sono già uniti nel loro gruppo di artisti e a quell’altezza, quando
viene inaugurata l’esposizione, hanno già lasciato l’istituto.
Heckel lavora nello studio dell’architetto Wilhelm Kreis, per
potersi mantenere come artista indipendente. Kreis, tuttavia,
collabora alla III Esposizione in qualità di docente di
Architettura di interni alla Scuola di arti e mestieri e progetta
uno degli edifici più notevoli della mostra, il Padiglione
Sassonia. Heckel è incaricato di dirigere la costruzione della
galleria di porcellane lì ospitata. In quel periodo conosce Max
Pechstein, allievo del maestro Otto Gussmann all’Accademia
delle belle arti, cui è stato concesso di realizzare diversi mosaici
e affreschi sulle pareti e i soffitti del padiglione. Impressionato
dal tripudio di colori che Pechstein dispiega già a quel tempo
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