Page 53 - Il mercante d'arte di Hitler
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pittori di inizio secolo simpatizzanti per la riforma, come ad
esempio Henry van de Velde o Peter Behrens, si avvicineranno
all’architettura. Anche molto giovani artisti subiscono il fascino
del movimento di riforma di Dresda e si iscrivono al Politecnico
reale della Sassonia, dove presto si forma la prima cellula di un
gruppo di artisti che rivoluzionerà la pittura.
Negli anni tra il 1901 e il 1904 nella capitale sassone si
recano, uno dopo l’altro, Ernst Ludwig Kirchner, Fritz Bleyl,
Erich Heckel e Karl Schmidt-Rottluff per studiare architettura al
Politecnico di Dresda. Nel 1905 i quattro artisti si uniranno nel
gruppo Die Brücke (Il Ponte), e daranno inizio, assieme a
Malern Max Pechstein, Emil Nolde e Otto Mueller a essi
aggiuntisi, alla pittura espressionista in Germania. Gli aspiranti
studenti si sentono chiamati a diventare artisti, a essi mancano
solo un orientamento e le basi. Lo studio in architettura non è
più per loro un percorso che intraprendono malvolentieri o una
scelta dettata soltanto dai genitori, come avranno modo di
osservare più tardi nella costruzione di un proprio mito
personale. Al contrario, quale centro del movimento di riforma
delle arti applicate e dell’architettura, Dresda offre agli allievi
provenienti da Chemnitz e da Zwickau precisamente un
trampolino di lancio diretto nel mondo dell’arte.
Il 1906 è il movimento riformatore di Dresda raggiunge il suo
apice. Quell’anno la città di Dresda si vede concessa
l’organizzazione della III Esposizione tedesca di arti e mestieri,
un onore fino ad allora riservato in Germania soltanto a
Monaco. Alla luce delle prime due edizioni del 1876 e 1888 nel
Palazzo di vetro di Monaco, che avevano toccato il punto più
basso della cultura del prodotto artigianale, la candidatura di
Dresda con il suo innovativo progetto di una mostra di rilievo
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