Page 50 - Il mercante d'arte di Hitler
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difendere l’artigianato tedesco per aiutarlo a ripartire. Nel 1888

                dedica  alla  moglie  Marie  Gerlach  il  breve  trattato  Im

                Bürgerhause.  Plaudereien  über  Kunst,  Kunsthandwerk  und
                Wohnungs  -Ausstattung  (Tra  le  mura  borghesi.  Conversazioni

                sull’arte, i suoi mestieri e l’arredamento domestico). Secondo la

                tesi qui formulata, i mobili in stile antico, quali pure imitazioni,

                non sanno provvedere all’agio di una famiglia. Gurlitt condanna

                il kitsch e i prodotti di massa e sostiene che l’arredamento di
                un’abitazione debba rispecchiare la natura di chi ci vive.

                   Durante  un  viaggio  in  Inghilterra  nel  1887  Gurlitt  scopre

                l’arte  dei  preraffaeliti,  il  movimento  progressista  che  fu  il

                motore  delle  prime  avanguardie  europee  del  moderno;  con  il

                proprio concetto olistico di arte, i preraffaeliti hanno anticipato
                le idee dell’Arts and Crafts che segue subito dopo. I quadri dei

                preraffaeliti stregano subito Cornelius Gurlitt. Di questi artisti

                alcuni  li  conosce  di  persona,  con  altri  intrattiene  rapporti

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                epistolari . Ma tornato in Germania, fatica a riportare le proprie
                impressioni e a trovare spazio sulla stampa specializzata per i
                propri  articoli.  Di  quel  che  accade  in  Inghilterra  in  un  primo

                tempo  nessuno  vuole  sapere  nulla  in  quegli  anni.  Ci  vuole

                ancora del tempo, prima che il bagaglio di idee riformiste porti i

                propri frutti anche nel campo dell’architettura. Quando nel 1893

                Gurlitt viene chiamato al Politecnico di Dresda, è assegnato alla

                cattedra  di  Storia  delle  arti  applicate  prima  e  di  Storia
                dell’architettura poi. Qui egli sente di essere al posto giusto nel

                momento giusto: l’istituto è maturo per una riforma. Gurlitt si

                vanta  di  aver  appreso  più  dalla  vita  che  dai  libri:  «Sono  un

                dilettante,  uno  che  si  vuole  divertire»,  scriverà  poi  nelle  sue

                memorie  pubblicate  nel  1924,  prendendo  le  distanze  in  modo
                                                                              10
                provocatorio dall’atteggiamento accademico . Al Politecnico di




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