Page 45 - Il mercante d'arte di Hitler
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tagliato dalla strada da una ringhiera in ferro battuto. Molti anni
più tardi Hildebrand Gurlitt ricorderà il tempo in cui «[andava]
sull’altalena, da piccolo»: «Il primo ricordo della mia infanzia è
una sera, me ne sto lì seduto, in silenzio, nel puro stupore di
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fronte alle cose» . Anche lo sguardo dei passanti si posa su quel
giardino e la generosa veranda fiancheggiata a destra e a sinistra
da due abeti: la classica abitazione di una famiglia perbene. Il
suocero risparmia l’affitto ai cinque componenti della famiglia.
L’affermato giurista si è potuto permettere di far costruire una
casa per ognuno dei suoi sei figli, Ferdinand H. Gerlach, infatti,
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ha fatto fortuna come avvocato a Dresda . A ognuno di loro
lascerà in eredità centomila marchi d’oro, che tuttavia
perderanno parte del loro valore negli anni della Grande
inflazione. La “casetta” da lui pagata, come la definisce
Cornelius Gurlitt in una lettera al fratello prima di trasferirvisi, è
appena a due passi dall’abitazione del suocero in Chemnitzer
Straße, anch’essa nel quartiere di Plauen. La famiglia si ritrova
così riunita.
In un primo tempo Cornelius Gurlitt protesta per la dimora.
Avrebbe voluto una casa più imponente. «È una robetta,
piccola, di certo la più piccola nel quartiere, le stanze sono
alquanto misere», si lamenta in una lettera con il fratello
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Wilhelm, che a Graz vive in una signorile residenza borghese .
A Cornelius Gurlitt, l’incontentabile storico dell’architettura,
non piace in particolar modo la facciata, cui qualche anno più
tardi farà aggiungere una preziosa statua rinascimentale. La
scultura sarà disseppellita dalle macerie nel 1945 e oggi si trova
al civico 21 della Hauptstraße, nel nuovo centro della città. Al
piano seminterrato è disposto un alloggio per la cuoca e il
marito di lei. Tra il personale vi è anche una domestica, cui è
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