Page 47 - Il mercante d'arte di Hitler
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che negli anni Venti sarà punto di incontro per numerosi artisti.
Nel salotto della collezionista e mecenate Ida Bienert si riunisce
il cuore dell’avanguardia di Dresda: Walter Gropius, Oskar
Kokoschka, Paul Klee e Otto Dix. Tra gli ospiti vi sono anche la
ballerina e coreografa Mary Wigman, la cui allieva, Helene
Hanke, diventerà moglie di Hildebrand Gurlitt. Cornelius e
Marie Gurlitt sono alquanto turbati dall’«eccentrica signora
Bienert» e dalle sue stravaganze. Nei primi mesi del 1920 la
collezionista si presenta a una festa di artisti con un vistoso
abito che lascia scoperto l’ombelico e desta clamore in città. Ma
ha comunque la stima di Cornelius: «È una brava donna, e di
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male lingue ce ne sono tante» .
In questa atmosfera di inizio secolo la famiglia conduce
un’esistenza piuttosto tranquilla, Cornelius Gurlitt insegna al
Politecnico lì vicino, quando non è in viaggio a far ricerche per i
suoi libri di architettura. Marie Gurlitt è occupata in casa,
assistita dalla domestica e dalla cuoca. A lei è affidata
l’educazione dei figli. Hildebrand è di salute cagionevole ed è
spesso fonte di preoccupazioni per i genitori. La madre in
particolare sarà perennemente in ansia per il figlio, prima per le
sue condizioni fisiche, poi per il suo futuro professionale, infine
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quando verrà il momento per lui di trovare una compagna .
Hildebrand è il cucciolo di famiglia, tutti si prendono cura di
lui, anche i fratelli. Ancora nel 1915, nel pieno della guerra, a
novembre, Cornelia descrive in qual modo la madre vizi il
giovane ventenne in licenza: «il piccolo Putz, certo, ha bisogno
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di mille attenzioni» . I legami familiari sono molto stretti, e tra
Hildebrand e Cornelia, in particolare, c’è una grande vicinanza.
Ciò non impedirà al giovane rampollo più tardi di ribellarsi ai
limiti imposti dai genitori.
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