Page 449 - Il mercante d'arte di Hitler
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ha il compito di decidere se la restituzione sia o meno
opportuna. Prescrizione o buonafede qui non contano.
Oltre a tutto questo, anche un ampliamento delle funzioni
della Commissione Limbach pare necessario. La commissione
cioè dovrebbe poter essere convocata anche da una sola parte e
non, come accaduto finora, soltanto con l’accordo di entrambi i
contendenti.
Nel proprio ruolo di mediatore, la commissione ha finora
espresso semplici suggerimenti, essa non può prendere
decisioni. Nel dubbio, i musei possono mantenere la posizione
assunta fino a quel momento e rifiutare una restituzione, anche
se la commissione non condivide il loro punto di vista. In Gran
Bretagna lo Spoliation Advisory Panel fondato nel 2000, organo
indipendente chiamato a decidere per i musei e i collezionisti
privati, gode di una ben maggiore autorità. Un’istituzione
analoga esiste anche in Olanda nelle vesti della Commissione
Eckhardt, i cui responsi vengono da questa ampiamente
documentati, rendendo trasparenti i vari retroscena storici.
Anche la Commissione Limbach dovrebbe svolgere un più
attivo lavoro di comunicazione e spiegare con chiarezza le
ragioni di volta in volta delle proprie deliberazioni, anziché
limitarsi a un semplice comunicato stampa.
Un caso a parte: i musei privati
La Commissione Limbach si propone come collegio di pace
tra collezioni pubbliche e discendenti dei vecchi proprietari. Ma
che ne è dei musei privati e in particolare delle fondazioni che
lo Stato sovvenziona che si trovino in possesso di arte rubata?
Essi non sono soggetti alla Dichiarazione di Washington e
spesso si sottraggono agli obblighi di ricerca. Esempi
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