Page 443 - Il mercante d'arte di Hitler
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Capitolo 18
Conseguenze per musei pubblici e
collezioni private
Cambio di prospettiva sui propri stessi patrimoni
Per l’enorme ampiezza della sua collezione e i diretti legami
con il Nazismo, il caso Gurlitt è divenuto uno scandalo di
portata internazionale. Come mai prima è venuto agli occhi di
un’estesa opinione pubblica quanto mercanti d’arte, musei e
collezionisti nel dopoguerra si siano arricchiti con le ingiustizie
commesse fino a poco tempo prima, perpetuandole fino ai
giorni nostri. «Con il predominio del tema dell’arte
“degenerata”, i musei tedeschi si sono dipinti a lungo nel ruolo
di vittime della politica culturale tedesca», constatava già nel
2002 la storica dell’arte Anja Heuss al convegno dal titolo “La
nostra storia” ad Amburgo. «Così però si è voluto nascondere il
fatto che essi siano anche stati complici e profittatori, prendendo
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parte al saccheggio dei beni di cittadini ebrei» . Il rinvenimento
di Schwabing ha avuto un effetto catalizzatore su un dibattito a
lungo rimasto sospeso. Su Cornelius Gurlitt si è proiettata la
colpa di un oblio pubblico, di cui egli non poteva essere
chiamato a rispondere. Il caso ha senza dubbio degli aspetti
positivi: «La condanna morale dello smercio dell’arte
incriminata e delle collezioni che la includono mi pare uno dei
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