Page 438 - Il mercante d'arte di Hitler
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Berlino i pezzi per le proprie collezioni. Attraverso Hildebrand

                Gurlitt per questa via giunse a Basilea anche Destini animali di

                Franz  Marc  dal  Museo  Moritzburg  di  Halle,  dopo  che  Gurlitt
                aveva  acquistato  il  dipinto  dal  ministero  della  Propaganda  a

                proprie spese.

                   A  differenza  dell’asta  di  “arte  degenerata”,  le  vendite  dei

                quattro  commercianti  ufficiali  del  regime  nazista  risultano  di

                gran lunga meno trasparenti, tanto che gli acquisti avvenuti in
                Svizzera  all’epoca  sono  ancora  motivo  di  scontro.  Come  nel

                caso  di  Basilea,  i  musei,  non  volendo  incappare  in  possibili

                rivendicazioni,  evitano  per  precauzione  di  cedere  le  opere

                all’estero. Il dibattito sulla loro provenienza in Svizzera è senza

                dubbio  meno  acceso  che  in  Germania,  e  il  concetto  di  arte
                rubata  molto  meno  connotato.  Un  problema  particolare  è

                rappresentato dal cosiddetto “esodo di opere d’arte”, quelle cioè

                che cittadini emigrati hanno portato in Svizzera e lì venduto per

                poter  pagare  il  viaggio.  È  indicativo  il  fatto  che  l’urgente

                appello a dedicarsi con maggior impegno al tema mosso in un
                convegno  a  Winterthur  dalla  storica  svizzera  Esther  Tieser-

                Francini a novembre del 2014 abbia incontrato ben poco favore.

                L’Ufficio federale della cultura elvetico non fa mistero delle sue

                riserve  di  fronte  all’assunzione  dell’eredità  di  Gurlitt,  non  da

                ultimo  per  paura  possa  prendere  piede  una  discussione  su

                eventuali  restituzioni  da  parte  dei  musei  svizzeri.  Anche  in
                Svizzera dunque il caso Gurlitt si rivela una cartina di tornasole.

                Ovunque spunti la collezione del mercante d’arte dei nazisti, in

                qualunque luogo essa vada a finire, impone un confronto con il

                passato.


                                              Un’eredità contesa






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