Page 434 - Il mercante d'arte di Hitler
P. 434

richieste sempre nuove prove sulla legittimità delle loro pretese.

                Il procedimento viene percepito dagli eredi come «vessatorio» e

                del tutto ingiustificato per l’opinione pubblica. Già si è detto di
                come Hildebrand Gurlitt sia venuto in possesso del dipinto di

                Matisse e del fatto che non fosse a conoscenza della sua origine

                all’atto  d’acquisto.  Ma  che  la  famiglia  sapesse  della  pesante

                provenienza  risulta  invece  dalle  carte  che  si  trovano  tra  i

                documenti  di  Salisburgo.  Cornelius  Gurlitt  riferisce  in  una
                lettera  alla  madre  e  alla  sorella  la  raccomandazione  di  un

                confidente di Hildebrand Gurlitt: «E sapeva allora anche che il

                M. non doveva essere venduto, benché io di questo non abbia

                                                                              1
                mai sentito nulla dal babbo o qualcun altro» . Nella bozza della
                lettera dietro la M andrebbe letto, per esteso, il nome di Matisse.
                Anche nel caso di Liebermann, a quanto pare, i retroscena erano

                noti a Hildebrand Gurlitt. Più tardi alle autorità Gurlitt ha invece

                dichiarato  che  il  dipinto  faceva  già  parte  della  collezione  del

                padre Cornelius prima del 1933.

                   Entrambi  i  casi,  tanto  per  Matisse  quanto  per  Liebermann,
                fanno emergere Hildebrand Gurlitt in una luce ambigua. I ritardi

                nella  consegna,  gli  scogli  burocratici  sono  la  ciliegina  sulla

                torta, tanto che infine gli eredi non festeggiano la restituzione,

                come  avrebbe  voluto  il  governo  federale,  quale  segno  di

                riconciliazione. Già con il passaggio della sua eredità si capisce

                quanto  sarebbero  divenute  complicate  le  procedure  per  la
                restituzione  con  la  morte  di  Cornelius  Gurlitt.  In  un  primo

                tempo il Museo d’arte di Berna è in imbarazzo. La fondazione

                responsabile dell’istituto si prende l’intero periodo di sei mesi

                per  ponderare  quali  conseguenze  possa  avere  per  il  museo  la

                presa  in  consegna  della  collezione.  Segue  una  fase  di  intense

                trattative  con  il  governo  federale,  cosa  che  diverrà  evidente,




                                                          434
   429   430   431   432   433   434   435   436   437   438   439