Page 431 - Il mercante d'arte di Hitler
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le cose vadano in altro modo, dopo che Gurlitt negli ultimi anni

                della  sua  vita  ha  manifestato  la  convinzione  di  essere  stato

                trattato  ingiustamente  dalle  autorità  bavaresi,  non  sorprende.
                L’erede cede il proprio lascito completo – collezione, immobili,

                patrimonio – al Museo d’arte di Berna, in Svizzera. La sorpresa,

                o a dire il vero la delusione, non potrebbe essere maggiore. Il

                ministero  della  Cultura  bavarese  si  propone  allora  persino  di

                avviare un’indagine per verificare se singole opere non siano da
                rubricare come patrimonio nazionale, per evitare il loro espatrio.

                   Lo stesso museo svizzero non riesce a spiegarsi la donazione

                di  Gurlitt.  Una  ragione  potrebbe  essere  il  fatto  che  tra  i

                patrocinatori  del  Museo  di  Berna  vi  sia  il  mercante  d’arte

                Eberhard  Kornfeld.  Da  lui  Gurlitt  ha  ricevuto  la  mazzetta  di
                banconote da 500 euro che gli viene trovata addosso nel treno

                per Monaco di ritorno dalla Svizzera e che lo indica come un

                sospetto evasore fiscale. Il legame d’affari con Kornfeld risale

                agli  anni  Settanta,  a  partire  da  quando  nella  casa  d’aste

                cominciano  ad  arrivare  via  via  opere  della  collezione  Gurlitt,
                quadri  di  Beckmann,  Nolde,  Kirchner  e  Heckel.  Un  altro

                collegamento con la Svizzera si trova nell’infanzia di Cornelius

                Gurlitt.  Lo  zio  Wilibald  ha  vissuto  qui  con  la  famiglia  e  dal

                1946 e il 1948 ha insegnato musica all’Università della città di

                Berna come professore ospite. Cornelius forse gli ha fatto visita

                qui.  Nell’estate  del  1948,  ha  trascorso  assieme  alla  sorella  un
                periodo  di  sei  settimane  di  vacanza  in  casa  dell’artista  e

                antroposofo Karl Ballmer nel Canton Ticino, un ricordo felice

                per i due fratelli. Ma un’altra ragione potrebbe essere ancora la

                mostra  del  Museo  d’arte  di  Berna  che  nel  2010  è  stata

                presentata alla Kunsthalle der Hypo-Kulturstiftung di Monaco,

                in  cui  fu  possibile  ammirare  i  pezzi  più  esemplari  della




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