Page 383 - Il mercante d'arte di Hitler
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Gurlitt nel 1956 si moltiplicherà fino a 6.500. Il Kunstverein di

                Düsseldorf è uno tra i più vecchi e più grandi in Germania. Il

                governo  militare  britannico  ha  rilasciato  a  quest’ultimo  un
                permesso già a dicembre del 1945, affinché potesse riprendere

                rapidamente  le  propria  attività.  A  capo  dell’associazione,  dal

                1946,  vi  è  Josef  Wilden,  già  presidente  della  Camera  di

                commercio  e  dell’industria  di  Düsseldorf.  Accanto  al  Museo

                d’arte  della  città,  il  Kunstverein  è  l’unico  ente  espositivo  a
                Düsseldorf  e  lo  sarà  ancora  per  tutto  il  mandato  di  Gurlitt.  È

                esattamente questa posizione di rilievo, e con essa la possibilità

                di influenzare la politica culturale, che lo attira. Oltre che del

                programma  espositivo,  Gurlitt  deve  occuparsi  di  trovare  una

                sede permanente per l’associazione. Da ultimo essa sarà proprio
                l’edificio  originale,  il  Kunstverein  tornerà  al  pianterreno

                rimesso  in  sesto  del  relitto  di  guerra  e  vi  rimarrà  fino  alla

                definitiva  demolizione  del  fabbricato  e  il  trasferimento

                dell’associazione, nel 1967, in una struttura moderna che Gurlitt

                però  non  avrà  più  modo  di  vedere.  La  Kunsthalle  –  o  meglio
                quello  che  di  essa  rimane  –  ricorda  ancora  nel  dopoguerra

                l’antico splendore dell’età imperiale. Il pomposo edificio in stile

                storicista costruito nel 1881 fu nonostante tutto reputato inadatto

                allo  scopo  già  solo  dopo  pochi  anni  dopo  la  sua  consegna:

                l’androne d’ingresso troppo grande e le sale espositive troppo

                piccole.  L’entrata  si  trova  quasi  a  dirimpetto  del  teatro
                dell’Opera,  progettato  dai  medesimi  architetti,  Ernst  Giese  e

                Paul  Weidner.  A  dare  un  senso  d’imponenza  è  soprattutto  il

                trionfale arco d’ingresso, poi gli spazi si restringono. Nel 1906

                terminò la costruzione delle aggiuntive sale a lucernario in cui

                nel  1909  e  1911  si  sono  tenute  le  mostre  del  Sonderbund,  la

                “Lega  separata”,  ufficialmente  nota  come  Lega  separata  degli




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