Page 379 - Il mercante d'arte di Hitler
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cominciare  il  suo  lavoro  a  Düsseldorf,  con  due  settimane  di

                ritardo rispetto alla data in realtà concordata. Finalmente ce l’ha

                fatta.  Gurlitt  è  di  nuovo  inserito,  in  maniera  ufficiale,  nella
                scena culturale ed entra in servizio pieno di slancio. Subito però

                si  presentano  i  primi  scontri  con  i  collaboratori.  Gustav

                Weitenauer  non  ritiene  di  dover  dar  seguito  ai  solleciti  del

                nuovo  direttore  e  presentare  a  lui,  come  richiesto,  lo  storico

                della  corrispondenza.  Egli  insiste  sui  suoi  vecchi  diritti,
                Weitenauer  è  infatti  impiegato  al  Kunstverein  dal  1919.  Una

                prova  di  forza  che  è  destinato  a  perdere,  un  anno  dopo

                l’insediamento  di  Gurlitt,  Weitenauer  lascerà  l’ufficio.  Nelle

                prime settimane della loro collaborazione cerca però di averla

                vinta. Davanti a Gurlitt afferma di essere lui il gerente e di non
                dover prendere ordini da nessuno. A lui e a nessun altro sarebbe

                stata data licenza dagli inglesi; Gurlitt avrebbe il solo compito

                di organizzare le esposizioni. Il 31 gennaio Gurlitt si rivolge al

                comitato  del  Kunstverein  per  chiarire  la  controversia.  Solo  a

                fatica riesce a trattenere nella lettera di reclamo l’ira per quel
                mancato rispetto della sua persona. Stando a contratto lui è stato

                assunto  con  il  titolo  di  direttore  come  segretario

                dell’associazione.  Il  contratto  deve  essere  riscritto  un’altra

                volta.  L’addendum  del  4  marzo  riporta  nero  su  bianco  che  a

                Gurlitt  è  affidata  «quale  principale  mansione  la  gestione  del
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                Kunstverein  con  il  titolo  di  direttore» .  Sei  mesi  dopo,  il  17
                settembre 1948, chiede nuovamente al comitato di attestare per

                iscritto  come  il  ruolo  di  gerente  spetti  a  lui  ed  egli  abbia  il

                diritto  di  portare  il  titolo  di  direttore.  Le  firme  del  presidente

                dell’associazione Josef Wilden e del segretario generale, il prof.

                J.H.  Schmidt,  vengono  appositamente  autenticate  tanto  dalla

                Camera  di  commercio  e  industria  quanto  dall’Accademia




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