Page 373 - Il mercante d'arte di Hitler
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che nell’autunno del 1946 questi ha già presentato la sua
candidatura per il posto. Gurlitt non intende fare da tappabuchi
nella selezione. A marzo del 1946, in effetti, Müller-Hofstede
ha deciso di non volere più l’incarico e se ne va a
Braunschweig, dove subentra alla direzione della pinacoteca
locale, per essere poi nominato, nel 1955, direttore del Herzog
Anton Ulrich Museum. A maggio del 1947 Gurlitt si reca
nuovamente a Krefeld, per tenere una relazione davanti al
comitato dell’associazione del museo per la sua candidatura
all’ancora vacante posto da direttore. Ad aggiudicarsi l’incarico
per il Kaiser Wilhelm Museum alla fine è Paul Wember, che dal
1944 al 1947 è stato impiegato al St. Annen Museum di
Lubecca. La vicinanza di questi a Carl Georg Heise,
precedentemente attivo a Lubecca, potrebbe aver fatto arrivare
anche a Krefeld le accuse rivolte a Gurlitt ad Amburgo e
rianimare lo scetticismo lì già covato. A maggio del 1947
Gurlitt ottiene la risposta negativa di Walter von Scheven,
presidente dell’associazione del Museo di Krefeld.
Gurlitt a ogni modo non la prende male. Né c’è da stupirsi,
perché nel frattempo egli è alle prese con nuove trattative,
questa volta per il posto da direttore al Kunstverein di Renania e
Vestfalia. Otto Förster del Wallraf-Richartz Museum gli ha
segnalato il posto e lo suggerisce come rinforzo alla città di
Düsseldorf assieme a Grohmann e Reidemeister. Questa deve
essere la volta buona, anche se non va completamente liscia. Il
passato torna a mettersi nuovamente di traverso a Gurlitt, ora
nelle vesti della sua ex segretaria Ingeborg Hertmann, che lo
denuncia nella fase finale della sua richiesta di assunzione.
Hildebrand Gurlitt riesce però a parare l’attacco e a imporre la
sua candidatura a Düsseldorf. Il 15 gennaio 1948 entra in
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