Page 337 - Il mercante d'arte di Hitler
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peraltro  da  una  selezione  dei  migliori  disegni  e  acquerelli  di

                questi  artisti,  che  Gurlitt  aveva  appositamente  messo  insieme

                per  una  collezione  permanente  aperta  al  pubblico,  prima  a
                Zwickau e poi ad Amburgo. Di lì a poco Gurlitt comincerà a far

                girare quelle opere, per poter dar seguito alla propria missione.

                   A seguito di quella vittoria parziale, che gli consente di poter

                tenere la raccolta di lavori su carta, Hildebrand Gurlitt accetta

                che la sua collezione d’arte rimanga sotto custodia a Wiesbaden,
                dove è stata trasferita. Per il momento non riesce a far valere le

                proprie  pretese,  per  una  delle  opere,  infatti,  Fiori  selvatici  in

                vaso  di  terracotta  di  Odilon  Redon,  è  stata  avanzata  una

                richiesta  di  restituzione  dall’Olanda.  L’opera  apparteneva

                originariamente alle proprietà della baronessa Françoise van der
                Borch  van  Verwolde,  seconda  moglie  del  leggendario

                collezionista olandese Andries Bonger. Gurlitt ha acquistato il

                quadro il 21 ottobre 1943 in un negozio d’arte di Amsterdam –

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                o così almeno afferma . Il dipinto verrà rimpatriato in Olanda.
                Il resto delle opere di Gurlitt rimarrà a Wiesbaden fino alla fine
                del governo militare statunitense, a maggio del 1949.

                   Solo  con  lo  scioglimento  delle  autorità  americane  e  la

                chiusura  anche  degli  ultimi  casi,  Gurlitt  ottiene  una  nuova

                possibilità  per  spiegare  la  provenienza  delle  proprie  opere,  di

                cui  fino  a  quel  momento  non  ha  potuto  fornire  alcuna  prova.

                Alla fine del 1950 Gurlitt si reca a Wiesbaden, assieme a Erich
                Krause  e  Manfred  Pahl-Rugenstein  come  testimoni.  Erich

                Krause è il figlio del matematico e consigliere di Dresda Martin

                Johann  Krause,  che  un  tempo  insegnava  al  Politecnico  della

                città  assieme  al  padre  di  Hildebrand,  suo  collega;  le  due

                famiglie  avevano  stretto  amicizia.  Quanto  a  Pahl-Rugenstein,

                invece, di quindici anni più giovane di lui, Gurlitt lo conosce da




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