Page 253 - Il mercante d'arte di Hitler
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arte tedesca»: «Altri musei hanno venduto Liebermann ad
amici, essendo, com’è evidente, del tutto privo di utilità per i
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musei» . Alla fine Gurlitt ottiene quattro dipinti di Max
Liebermann – Agricoltori in preghiera (1890), Gesù dodicenne
al tempio (1879), Carro fra le dune (1889) e Giocatore di polo
al Jenischpark (1903) – più Veduta di Firenze (1924) di Oskar
Kokoschka. Per i primi tre quadri di Liebermann Gurlitt calcola
un valore contabile di 4.000 marchi imperiali ciascuno e di
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2.400 per Giocatore di polo . Inizialmente erano stata chiesta
una stima pari a 4.500 marchi imperiali a quadro. In cambio la
Kunsthalle ottiene Paesaggio con fienile di Leopold von
Kalckreuth (del valore di 4.000 marchi imperiali) e Paesaggio
con arcobaleno di Hans Thomas (16.000 marchi imperiali), che
nel 1956 la Kunsthalle in ogni caso liquiderà per 5.800 marchi
tedeschi – un bilancio negativo per il museo. Per Gurlitt si tratta
invece di un affare proficuo. A maggio del 1941 rivende gli
Agricoltori in preghiera a Hermann F. Reemtsma per 5.750
marchi imperiali, il Giocatore di polo per 3.000 al
commerciante Otto Hübener e Gesù al tempio per 6.000 al
collezionista di Liebermann Georg Glaubitz di Amburgo, dalla
cui figlia la Kunsthalle ricomprerà il dipinto nel 1989. Gurlitt
però tiene per sé Carro tra le dune. Più tardi, attorno alla
compravendita scoppierà una polemica con il nuovo direttore
della Kunsthalle Carl Georg Heise, che dopo la guerra
pretenderà la restituzione dei quadri dal commerciante d’arte.
Gurlitt si difenderà, dicendo: «I quattro dipinti da Liebermann
da proprietà di un museo statale sono finiti a un privato? Fu
davvero una cosa sbagliata all’epoca? Chi può sapere dove
avrebbe portato la scoperta e cosa avesse ancora in mente il
governo. In mani private i quadri erano più al sicuro che in un
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