Page 251 - Il mercante d'arte di Hitler
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                ripresenta né ora né in futuro» .
                   Il  9  giugno  1941  Hildebrand  ha  inviato  la  sua  richiesta

                standard anche a Breslavia . Il direttore del Museo della Slesia,
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                Cornelius  Müller-Hofstede,  più  tardi  alla  direzione  della

                Pinacoteca di Berlino, si è già distinto per le sue ricognizioni

                nelle  collezioni  private  di  cittadini  ebrei,  che  in  parte

                convogliano  nel  suo  assortimento,  in  parte  sono  rivendute  a

                terzi. Un anno dopo, Müller-Hofstede si trova ad avere l’offerta
                giusta per Gurlitt: una coppia di opere di Liebermann, il dipinto

                Due uomini a cavallo sulla spiaggia e il quadro a pastello Le

                canestraie,  rispettivamente  del  1901  e  del  1900.  Provengono

                dalla  proprietà  dell’imprenditore  e  collezionista  d’arte  ebreo

                David Friedmann di Breslavia. Il 5 dicembre 1939 il consigliere
                provinciale Ernst Westram aveva riferito per iscritto al ministro

                dell’Economia  del  Reich  i  risultati  della  stima  effettuata  sulla

                collezione  Friedmann  e  il  divieto  ingiunto  all’industriale  di

                disporvi. Nella lettera Westram chiedeva anche informazioni su

                come poter sottrarre  agli ebrei  benestanti del  suo distretto  “in
                                                                                        42
                maniera legale” i patrimoni artistici in loro possesso . Stando ai
                registri  dello  Schlesisches  Museum,  Müller-Hofstede  ha

                acquistato i due quadri di Liebermann assieme ad altre tre opere

                dal banditore d’aste pubblico Hermann Petschel a Breslavia, a

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                giugno  del  1942 .  Per  Due  uomini  a  cavallo  sulla  spiaggia
                Müller-Hofstede  ha  pagato  1.600  marchi  imperiali.  A
                quell’epoca David Friedmann è già morto e la figlia Charlotte è

                stata  deportata  nel  campo  di  concentramento  di  Ravensbrück;

                sette mesi più tardi morirà ad Auschwitz. Dai libri contabili di

                Gurlitt non è possibile stabilire quando esattamente egli entri in

                possesso del dipinto di Breslavia. L’opera tuttavia guadagnerà

                nuova  notorietà  con  il  rinvenimento  di  Schwabing.  Una  volta




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