Page 252 - Il mercante d'arte di Hitler
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chiarito in quali circostanze il dipinto dalla collezione
Friedmann sia finito nelle mani di Gurlitt, il 12 maggio 2015 il
quadro potrà essere restituito. Poco giorni dopo essere stato reso
ai discendenti della famiglia Friedmann, il 25 giugno 2015 sarà
venduto all’asta da Sotheby’s a Londra per una cifra di 2,6
milioni di euro.
Come è ovvio, anche ad Amburgo Gurlitt tenta di entrare in
affari con i musei locali. Ad aprile del 1938 si rivolge per la
prima volta al direttore della Kunsthalle Werner Kloos, in carica
dal 1936, proponendogli uno dei dipinti di suo nonno Louis,
Vista su Roma, in cambio di un ritratto del sindaco Carl
Petersen a opera di Liebermann. L’opera è stata oggetto di
pesanti critiche all’atto d’acquisto da parte del museo nel 1891,
non godendo di sufficiente pregio. «È evidente come lei stia
ottenendo in tal modo un quadro davvero di grande importanza
in cambio di un altro che gli stessi amici di Liebermann
rigettavano come insignificante e malriuscito», scrive Gurlitt
per rendere l’affare invitante agli occhi del direttore. «In questo
modo inoltre potrà liberare la Kunsthalle di un’opera che, tanto
a causa di ciò che vi è dipinto quanto dell’artista, non potrà più
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essere esposto sotto il Terzo Reich» . Nella stessa lettera Gurlitt
si rivolge al direttore anche a nome di Kurt Kirchbach, a sua
volta interessato a un ritratto fatto a Dehmel da Liebermann. Ma
lo scambio non va in porto, nonostante i ripetuti, accaniti
tentativi di Gurlitt: il 21 giugno 1938, il 22 ottobre 1940 e il 14
gennaio 1941.
A marzo del 1941 l’insistenza di Gurlitt, però, viene premiata.
Il 1° febbraio 1941 Kloos inoltra l’offerta di Gurlitt al senatore
locale Becker, responsabile alla Cultura, potendo conseguire,
spiega, al posto del quadro di Liebermann della «più pregevole
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