Page 249 - Il mercante d'arte di Hitler
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musei come per Gurlitt. I contatti stretti ai tempi di Zwickau e

                della  sua  militanza  nel  Deutscher  Museumsbund  danno  i  loro

                buoni  frutti  in  questa  occasione.  Le  opere  da  lui  barattate  si
                trovano ancora oggi nei musei di Dresda, Colonia e Amburgo.

                   Grazie  ai  buoni  contatti  con  i  direttori  di  museo  Gurlitt  ha

                potuto muoversi di propria iniziativa anche prima. Ancora agli

                inizi  dell’operazione  di  sequestro,  ha  colto  l’occasione  per

                richiedere  opere  ai  musei  che  in  ogni  caso  sarebbero  dovute
                finire in magazzino e non avrebbero più potuto essere esposte. Il

                2  ottobre  del  1937  bussa  alla  porta  di  Walter  Passarge  della

                Kunsthalle di Mannheim per sapere «se non intenda vendere o

                barattare  una  o  più  opere  di  Liebermann  o  Munch  o  di  altri

                esponenti  di  correnti  artistiche  oggi  indesiderate».  In  cambio
                Gurlitt  offre  opere  di  Caspar  David  Friedrich,  Carus,

                Hasenpflug, Dahl e Hackert. E chiude, accomodante, dicendo:

                «Ma  non  insisto  affatto  sullo  scambio,  posso  anche  pagare

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                volentieri in denaro contante» .
                   Ma Passarge non intende cedere nessuna delle sue opere, con
                i sequestri di poche settimane prima a luglio e ad agosto ce ne

                ha  rimesse  già  novecentoquarantanove.  Ma  pur  non  potendo

                escludere  che  la  temuta  Commissione  possa  tornare  al  suo

                museo  e  togliergli  anche  le  ultime  opere  di  arte  moderna,

                Passarge è comunque estremamente interessato all’acquisto dei

                romantici che Gurlitt gli propone. Gurlitt tenta la fortuna anche
                presso altri musei. Rivolge la medesima richiesta anche a Paul

                Ortwin Rave, il direttore commissario della Galleria nazionale

                di  Berlino.  Più  concretamente,  Gurlitt  vorrebbe  acquistare

                dipinti,  acquerelli  e  disegni  di  Liebermann.  Anche  in  questo

                caso offre pagamento in contanti o in alternativa uno scambio
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                con opere di altri artisti. Ma anche Rave rifiuta .




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