Page 121 - Riflessologia della memoria
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Incarnazione e karma
Proviamo a immaginare uno Spirito che abbia acquisito, nel lungo corso del suo esistere, le
qualità necessarie per risolvere i problemi di alcuni componenti di una certa famiglia.
Immaginiamo che, incarnandosi, egli nasca effettivamente in quella famiglia e che così facendo
abbia la possibilità di portare alla massima espressione le conoscenze da lui acquisite. Lo
Spirito, incarnandosi, erediterà i tratti indispensabili per sollecitare in se stesso tutte le
domande al momento opportuno. Intravediamo in questo percorso un senso anche grazie al
fatto che gli agenti immagazzinati hanno scadenze scaglionate nell'arco della vita e non si
attivano indiscriminatamente tutte insieme e per giunta in maniera consapevole. Possiamo
ipotizzare anche che all'interno di quella data famiglia vi sia qualcuno che lo Spirito ami e
voglia aiutare o qualcuno a cui debba un favore, oppure qualcuno che abbia un debito con lui...
Ecco creati anche importanti legami karmici...
Proviamo ancora a immaginare uno Spirito che nelle precedenti incarnazioni abbia
raggiunto un certo grado di sviluppo spirituale attraverso l'arte della danza. Poniamo che la
sua esperienza legata a tale disciplina non si sia ancora esaurita, ma che egli abbia molto da
dare al mondo e importanti passi da fare anche per se stesso. Questo Spirito potrebbe aver
bisogno di nascere in una famiglia in grado di permettergli di ereditare caratteristiche fisiche e
psichiche idonee al manifestarsi della sua arte.
Così potrebbe nascere da ballerini professionisti ed essere agevolato nella realizzazione
della sua espressione artistica e professionale, ma potrebbe anche nascere da genitori che
hanno coltivato la danza semplicemente a livello amatoriale e che non incentivino la sua
carriera artistica costringendolo a dare prova di carattere. Le diverse possibilità sono
chiaramente connesse con il tipo di esperienza che lo Spirito è chiamato a portare a termine:
potrebbe dover dimostrare una volontà inflessibile o un maggiore coraggio, oppure una
migliore sensibilità...
La funzione dell'ostacolo
La vita presenta, più o meno per tutti, esperienze che possiamo definire positive e altre che
comunemente chiamiamo negative. Per ciascuno ci sono tratti di strada facili e tratti difficili.
Periodi più duri e periodi più scorrevoli. Analogamente si individuano sempre settori della
vita che risultano agevolati rispetto ad altri, in cui si incorre sempre in qualche difficoltà. Di
solito chiamiamo questa “altalena” con i nomi di fortuna e sfortuna.
In realtà ogni essere umano, nello scorrere della vita, attraversa periodi in cui deve fare
degli sforzi e degli altri in cui può (e deve) allentare la presa e godersi le gioie del mondo. Ci
sono, poi, degli ambiti di vita che risultano essere particolarmente “fortunati” e degli altri che
generano sovente noiosi “grattacapi”. Se osservate la vostra esistenza e quella dei vostri
amici, noterete che chi “va forte” in amore, per esempio, magari ha una serie di difficoltà nel
lavoro, oppure chi raggiunge vette da capogiro nella professione può, di contro, vivere una
complicata situazione come genitore. C'è chi è sempre alle prese con qualche problema di