Page 132 - Meditazione sui colori
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11) Ora la brezza dolce e carezzevole solleva dai fiori un turbinio luminoso di petali dai
riflessi viola, indaco, turchese, ciclamino.
12) Questa pioggia di petali mi accarezza la fronte, il volto, tutto il corpo, e infonde gioia,
pace, comunione, fusione con il Tutto.
13) A poco a poco, con l’imbrunire, il cielo diviene turchino e viola, punteggiato di astri
scintillanti.
14) Resto disteso con le braccia incrociate sul petto, come assorbito dal firmamento, dalla
pace infinita dei mondi.
15) Sperimento un sentimento divino, un’estasi… E le braccia incrociate sul petto sono un
gesto di adorazione.
16) Nel vasto silenzio, nella pace assoluta, ora dal profondo del mio essere può emergere
un’immagine o una parola, un messaggio importante… (pausa)
17) Ora tendo le braccia verso il firmamento con gioia e gratitudine e respiro
profondamente.
18) Quindi, lentamente, mi alzo in piedi senza distogliere lo sguardo dal meraviglioso
spettacolo del cielo stellato.
19) Mi sento molto calmo e riposato, in perfetta armonia con tutto ciò che mi circonda.
20) Sono immerso in una notte viola: le stelle brillano come diamanti con riflessi di ogni
colore.
21) Sento che la mia coscienza è partecipe della divina Coscienza che è in tutto.
22) Fiorisce in me un meraviglioso sorriso, che cancella ogni traccia di ansia o di
turbamento.
23) Con un profondo senso di soddisfazione incomincio a scendere piano piano dalla
collina.
24) Nel silenzio, che accompagna i miei passi, vibrano armonie misteriose e lontane.
25) Nella quiete della mente assaporo tutte le sensazioni e, mentre le memorizzo, mi accorgo
di essere colmo di amore. (pausa)
26) Ora lentamente il cielo e la collina si dissolvono e io incomincio a rientrare nel mio
corpo.
27) Ritorno gradualmente alla consapevolezza del ritmo respiratorio, al contatto con il
suolo.
TECNICA DI USCITA DAL RILASSAMENTO PROFONDO
1) Lentamente riprendo possesso del mio corpo, che mi ha atteso rilassato e tranquillo.
2) Porto l’attenzione alle mie mani: immagino di muoverle, ma non le muovo.
3) Porto l’attenzione ai miei piedi: immagino di muoverli, ma non li muovo.
4) Ora muovo realmente mani e piedi.
5) Ruoto lentamente il capo a destra e a sinistra senza aprire ancora gli occhi.
6) Ora apro gli occhi e per qualche attimo resto immobile a fissare un punto del soffitto.
7) Mi stiracchio, sbadiglio, mi muovo, come al risveglio da un piacevole pisolino.
8) Infine, quando mi sento pronto, mi metto seduto. Poi, sempre con i miei tempi, mi alzo e
concludo l’esperienza meditativa. (durante la prassi di uscita dal rilassamento