Page 60 - Manuale di autostima
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5.3. Come creare il tuo angolo “cozy”


      Esiste una parola inglese che, come avrai immaginato, è cozy. Ho provato a fare una ricerca
      per  te,  e  ho  scoperto  che,  questo  aggettivo,  generalmente  in  italiano  viene  tradotto  come:
      comodo, confortante, accogliente, intimo, caldo.

      Personalmente (ora i gestori dei siti di traduzione online mi odieranno), non sceglierei nessuno
      di  questi  aggettivi  per  rendere  in  italiano  il  termine  cozy.  Ad  essere  del  tutto  onesta,  non
      sceglierei  neanche  un'unica  parola,  perché  in  effetti  cozy  indica  una  sensazione,  la
      sensazione  di  calma,  tepore,  famigliarità,  tranquillità  rassicurante  che  nasce  da  una

      situazione o da un'attività particolare e ti fa dimenticare qualunque problema o disgrazia
      che incombe sopra di te come un avvoltoio. Forse, tra quelle nell'elenco, il sinonimo che si
      avvicina di più a questo concetto è “confortante”. È il momento in cui ti senti talmente tanto a
      tuo agio da dimenticare qualunque preoccupazione passata, presente o futura, perché ti  stai
      godendo appieno il momento che stai vivendo.

      Per molte persone che conosco, è cozy stare seduti sul divano bevendo del tè caldo. Per altri,
      è cozy guardare video surreali su YouTube senza preoccuparsi dell'ora, mentre per altri ancora
      è passeggiare lungo un fiume/lago/sulla spiaggia/per i corridoi di un museo. Ovviamente, è
      una scelta estremamente personale. Per me non è cozy stare seduta sul divano (non riuscirei

      a  stare  ferma  molto  a  lungo),  passare  del  tempo  al  computer  senza  guardare  l'ora  (avrei
      qualcuno che me la ricorderebbe di continuo, poco ma sicuro) o passare del tempo in un luogo
      naturale come un fiume, il lago o la spiaggia (incontrerei sicuramente qualcuno che conosco,
      mi vestirei in modo sbagliato e avrei troppo caldo o troppo freddo e il vento continuerebbe a
      farmi andare i capelli dentro gli occhi). La mia scelta è un'altra, vale a dire camminare per un
      supermercato  (è  un  supermercato  di  una  catena  specifica,  che  ovviamente  non  citerò  per
      motivi  di  privacy)  ascoltando  musica.  Attenzione,  non  compro  nulla.  Assolutamente,  non

      comprerei mai nulla nel mio momento perché, appunto, è il mio momento. Cammino per quegli
      scaffali  e  basta.  Il  massimo  è  quando  mi  chiamano  da  lavoro  in  questi  momenti  e  io  non
      rispondo.  Richiamo  nel  giro  di  cinque  minuti,  appena  uscita  dal  supermercato,  ma  in  quel
      momento non risponderei mai. Anzi, quasi quasi spero che mi chiamino, proprio per avere, per
      una volta, la libertà di non rispondere. Te lo racconto per farti capire che non c'è nulla di

      razionale o logico nella scelta di un luogo o di una situazione che per te è cozy perché,
      appunto,  è  una  sensazione.  Cosa  c'è  di  confortante,  rilassante  e  tranquillizzante  nel
      camminare per un supermercato senza comprare nulla e non rispondendo al telefono? Direi
      nulla, eppure è qualcosa che mi fa sentire rilassata e tranquilla, quindi continuo a farlo.
      Sono  momenti  che  aiutano  a  distendere  i  nervi  e,  quando  dobbiamo  tornare  al  mondo

      freddo  e  tormentato  di  tutti  i  giorni  armati  di  nulla,  riusciremo  ad  analizzare  i  nostri
      problemi da un altro punto di vista, a vederli per quello che in realtà sono, o a scoprire
      soluzioni che, nel primo momento, non ci erano venute in mente.
      Non  costa  assolutamente  nulla  (come  ti  dicevo,  io  cammino  per  i  corridoi  di  un

      supermercato e non compro neanche una saponetta), ma ha risultati ottimi.
      Non  ho  idea  di  cosa  ti  faccia  sentire  cozy.  Accarezzare  un  gatto?  Mangiare  cibo  cinese?
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