Page 63 - Manuale di autostima
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6. IL SEGRETO DI BEECHER
Per la nostra lezione di storia, oggi scopriremo chi era Beecher (ah, i miracoli di internet!).
Tale Henry Ward Beecher è stato un attivista americano che si è a lungo battuto contro la
segregazione e lo schiavismo negli Stati Uniti intorno al 1850 (la sorella è l'autrice di “La
capanna dello zio Tom”). Prima di diventare un attivista, però, il buon Beecher è stato un
normale ragazzino che andava a scuola, e in modo particolare un episodio della sua
infanzia lo aveva colpito a tal punto da raccontarlo spesso. Aveva circa nove anni, e la sua
maestra (che, d'ora in poi, chiameremo Miss Green) decise, una mattina, di interrogarlo su una
poesia che dovevano imparare a memoria. Beecher (che, avendo all'epoca nove anni, per
affetto chiameremo Henry) aveva studiato la poesia il pomeriggio precedente, quindi iniziò
con la prima strofa. Dopo poche parole, l'inflessibile Miss Green scosse la testa e con la mano
gli fece cenno di interrompersi.
«No, no» disse al povero bambino, «ricomincia».
Quasi in lacrime (era un bambino particolarmente timido e sensibile), il povero Henry
ricominciò da capo. Nuovamente, dopo poche battute, quella simpaticona di Miss Green lo
interruppe.
«Ricomincia» gli disse.
Henry abbassò la testa, si sedette e non disse più una parola.
In cerca di nuove vittime, Miss Green scrutò la classe, tentando di indovinare chi potesse
essere impreparato, quella mattina. Dopo due minuti buoni, il suo sguardo si posò su un
compagno di classe di Henry, che chiameremo Chris.
«Tu» gli disse la maestre, «recita la poesia».
Chris, che aveva un carattere diverso da Henry, attaccò a recitare la poesia imparata a
memoria. Miss Green, che evidentemente soffriva di qualche turba a sfonda sadico, iniziò a
bloccarlo e a farlo ricominciare, come aveva fatto con Henry.
«No» disse a Chris la quarta volta che il bambino tornava sulla stessa frase. «Hai sbagliato».
«Non è vero» rispose il bambino. «Io ho imparato questa poesia a memoria ieri. La conosco.
So che è giusta».
Il volto della maestra si contorse in un sorriso di soddisfazione.
«Giusto. Visto?» chiese, rivolta ad Henry Beecher «Non serve solo sapere le cose. Devi
essere sempre sicuro di quello che sai, e dimostrare la tua sicurezza».
Fortunatamente per Miss Green, a quell'epoca i genitori sostenevano fortemente qualsiasi
misura educativa adottata dagli insegnanti perché, se così non fosse stato, la donna si sarebbe
trovata contro l'intero comitato genitori per il suo esperimento di psicologia applicata.
A me capita spesso di comportarmi come il piccolo Henry Beecher, te lo dico sinceramente.
Mi capita spesso di conoscere qualcosa, o di saper fare qualcosa, ma di tirarmi indietro
non appena qualcuno mi mette in discussione. Succede anche a te?
Riflettendoci, sono tre i motivi principali per un atteggiamento simile.
Paura di sbagliare: quello che scatta nella testa è “oddio, e se sbaglio? Se, in fondo in fondo,
questa poesia non l'ho davvero imparata così bene? Se non la conosco davvero? Che figura