Page 64 - Manuale di autostima
P. 64
farò? Sembrerò, oltre che impreparato, anche supponente?”.
Convinzione che le altre persone, qualunque altra persona, siano migliori di me: pensiero
ricorrente per questa situazione: “beh, se questa è l'opinione del mio insegnante/datore di
lavoro/collega anziano/amico/madre/partner è sicuramente giusto... perché loro sono
esperti/sono preparati/sono intelligenti e capaci/mi vogliono bene, mentre io, chi sono in
confronto a loro?”.
Insicurezza: ed ecco la regina di qualunque tentennamento, che ci lusinga fino a farci pensare
“ma sono davvero sicuro di quello che ho fatto? E se non riuscissi a controllare tutti i fattori
che influenzano il mio lavoro/famiglia/relazione? E se ci fosse un aspetto che mi è sfuggito e
che è pronto a saltarmi addosso e far crollare tutte le mie sicurezze? Sarebbe colpa mia perché
non ho fatto abbastanza?”
Nessuno di questi tre atteggiamenti fa del bene a noi o alla nostra autostima. La convinzione
che gli altri siano migliori di noi ci farà sempre fare marcia indietro davanti alla prima
critica o alle prime difficoltà, mentre la paura di sbagliare e l'insicurezza ci impediranno
anche solo di cominciare un percorso.
È un atteggiamento positivo? È giusto verso te stesso sforzarti per imparare qualcosa, o
impegnarti per ottenere delle nuove competenze e poi seppellirle, nel timore di sbagliare?
Chi, oltre te stesso, ha il diritto di dirti cosa sai o cosa non sai? Cosa sai o non sai fare?