Page 40 - Manuale di autostima
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3.1.  Come  farsi  guidare  dal  passato…  senza


      farsi incatenare



      Come dicevamo nell’introduzione di questo capitolo, i veri gamberi non camminano davvero

      all’indietro. Ma proviamo a fare un esperimento, ovviamente se ne hai voglia. Se sei a casa
      (non ti proporrei mai una cosa del genere se stessi leggendo in sala d’attesa dal dentista o
      alle poste) alzati in piedi, e cammina fino al bagno (o fino alla cucina, il soggiorno, la porta
      d’ingresso,  quello  che  preferisci).  No  no,  aspetta.  Non  camminare  guardando  avanti  a  te.
      Voltati, e cammina di spalle. Vai, vai, io ti aspetto. Non devo andare da nessuna parte.

      Fatto?
      Non  sono  una  medium,  ma  immagino  che  un  paio  di  volte  tu  abbia  rischiato  di  scivolare,
      inciampare, o comunque che ti sia preso una spallata contro uno stipite, la maniglia di una
      finestra o una credenza. Trovo difficile immaginare che sarebbe successo lo stesso se avessi
      camminato  guardando  in  avanti.  Potremmo  dire  che,  se  avessi  mantenuto  lo  sguardo
      concentrato su quello che avevi davanti, avresti commesso molti meno “errori”, ce lo dice
      l’esperienza (e lo sanno anche i bambini piccoli, dopo un paio di cadute).

      Tante volte scolleghiamo l’aspetto “pratico” della vita, come l’esperienza, la manualità,
      le vita di tutti i giorni, dall’aspetto più “spirituale”, eppure sono due ambiti che vanno di
      pari passo. Se non camminiamo fisicamente all’indietro perché rischiamo di non andare

      dove vogliamo ma, al contrario, di farci del male e basta, perché dovremmo camminare
      spiritualmente  guardando  continuamente  al  nostro  passato,  ottenendo,  anche  in  questo
      caso, solo di farci male?
      Eppure,  il  passato  ci  può  guidare.  È  sicuramente  un  uso  più  furbo,  se  non  addirittura  più
      saggio,  prendere  quello  che  c’è  di  buono  nel  passato,  piuttosto  che  quello  che  ci  ha  feriti,
      rimuginandoci sopra all’infinito. Anche perché, se il ricordo di un errore passato può aiutare
      ad agire in maniera diversa in un’occasione simile, evitando lo stesso errore, può essere solo

      un miglioramento.
      Nei prossimi paragrafi ci occuperemo proprio di questo… come, e perché, il passato può
      essere una guida, ma non una catena che ci trattiene e ci impedisce di vivere nel presente.
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