Page 35 - Manuale di autostima
P. 35

2.4. Esempio 2: Bassa Autostima


      So che non aspettavi altro, ed eccoci arrivati. Come si comporta, generalmente, chi ha una
      bassa, una scarsa autostima? Vuoi controllare se rientri nel profilo?
      Tempo fa, ho visto in tv un programma di attualità in cui spiegavano che, in questo periodo, ci

      sono  molte  richieste,  soprattutto  in  Inghilterra,  di  interventi  di  chirurgia  estetica  de-
      etnicizzante (parola che non avevo mai sentito), vale a dire interventi chirurgici che hanno lo
      scopo  di  cancellare  tratti  fisici,  soprattutto  lineamenti  del  volto,  tipici  di  una  determinata
      origine  etnica,  come,  ad  esempio,  la  forma  del  naso  o  degli  occhi.  In  particolare,  veniva
      intervistata una modella, Sheila, che aveva deciso di rifarsi la forma del naso e della bocca

      per, appunto cancellare alcuni tratti caratteristici. Ti posso assicurare che era molto, molto,
      molto bella. Erano stati intervistati anche i suoi genitori, dei suoi amici e il fotografo che, di
      solito lavorava con lei, ed erano tutti convinti del fatto che lei fosse già bellissima così e che
      non  dovesse,  che  non  ci  fosse  alcun  motivo,  per  cambiare  i  propri  tratti  somatici.  Questa
      ragazza aveva tante persone che la sostenevano, e che le davano un riscontro positivo sul fatto
      di  essere  bella.  Eppure,  a  lei  non  bastava.  Quello  che  continuava  a  ripetere,  durante

      l’intervista, era che “doveva farlo per essere più felice, perché così si sentiva sempre a
      disagio”.
      Il problema è che la bassa autostima si manifesta spesso con atteggiamenti ed emozioni che
      fanno stare male e danneggiano per primo chi ha una bassa autostima. Subire un’operazione
      chirurgica  non  è  semplice  quando  bisogna  farlo  per  motivi  di  salute  fisica,  ad  esempio

      l’esportazione dell’appendice o di un calcolo renale. Pensiamo di farlo, di doverlo fare, per
      sentirci  felici.  Perché  saremo  più  felici  con  il  naso  più  simile  a  quello  del  vicino  di  casa
      piuttosto che con quello simile a quello di mia madre. È una sensazione positiva e piacevole?
      Sentirsi a disagio è qualcosa che ti fa sentire bene? Basare il nostro valore su elementi esterni
      è qualcosa che può davvero farci bene?
      Gli  psicologi  associano  alla  bassa  autostima  alcuni  comportamenti  specifici,  come

      l’insicurezza,  l’indecisione,  il  procrastinare  (la  tendenza  a  non  prendere  decisioni  in
      maniera immediata, ma a rimandarle, rimandarle, e ancora rimandarle), che non fanno
      altro che diminuire ulteriormente l’autostima della persona.
      Ad esempio, se non riuscissi a prendere decisioni in breve tempo su argomenti importanti,
      perché ti preoccupi di valutare tutti i pro e i contro della situazione, di quello che potrebbero

      pensare  gli  altri,  delle  cose  peggiori  che  accadrebbero  se  scegliessi  a  al  posto  di  b,  sarai
      davvero  contento  e  orgoglioso  di  te  stesso,  quando  alla  fine  sceglierai?  O  continuerai  ad
      essere turbato perché potresti aver preso la decisione sbagliata? Se alla fine permettessi ad un
      altro di scegliere al posto tuo, riusciresti mai a prendere una decisione convinta, la prossima
      volta che si presentasse la necessità? O vivresti nella paura e nell’ansia?
      È un circolo vizioso vagamente diabolico dal quale, se ne fai parte, meriti di uscirne. E lo
      meritano anche le persone che ami e che ti sono vicine. Secondo te, i genitori di Sheila erano

      felici  di  vederla  così  infelice?  Di  non  potere  fare  nulla  per  aiutarla?  Che  loro  figlia  non
      riuscisse a comprendere la persona meravigliosa che loro vedevano in lei?
   30   31   32   33   34   35   36   37   38   39   40