Page 34 - Manuale di autostima
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desiderio di sbandierarlo a destra e a sinistra. Siamo semplicemente contenti di noi stessi.

      Eppure, le persone con eccessiva autostima sentono il bisogno di farlo sapere a tutti.
      Se dovessimo metterci insieme, a tavolino, e scrivere una lista delle caratteristiche che molte
      persone con eccessiva autostima condividono tra loro, probabilmente ci verrebbero in mente
      aggettivi come: prepotenti, supponenti, arroganti, privi di qualunque autocritica (sì, so che non
      è un aggettivo, ma mi pareva rendesse meglio l’idea), irrealistici, critici verso il prossimo,
      egocentrici e, probabilmente, stai già pensando a qualche altra caratteristica da aggiungere.

      Sinceramente, credi davvero che, a lungo andare, simili caratteristiche porteranno a risultati
      positivi, ad esempio, in una relazione? È veramente invidiabile chi crede troppo, o meglio
      irrealisticamente,  in  se  stesso,  rispetto  a  chi  non  ci  crede  abbastanza?  È  davvero  più
      sereno, più felice, chi ritiene davvero di essere più degno di amore?

      Vorrei farti notare comunque una cosa. Quello che abbiamo detto fino ad ora, sul valore innato
      delle persone, vale per tutti, quindi anche per chi dimostra di essere eccessivamente sicuro di
      sé.  Possono  essere  prepotenti  e  supponenti,  ma  questo  si  riferisce  alle  loro  azioni,  al  loro
      modo  di  fare,  non  alle  persone  che  davvero  sono.  Se  un  tuo  amico  assomiglia  a  Simone,
      probabilmente  spesso  rifiuta  anche  solo  di  ascoltare  (per  non  parlare  di  prendere  in
      considerazione)  i  tuoi  suggerimenti,  anche  se  fatti  in  buona  fede.  In  questo  senso,  ha  un
      atteggiamento  esteriore  di  chiusura  e  di  egocentrismo,  ma  non  vuol  dire  che  sia  davvero

      egocentrico. E, anche se lo fosse, non sarebbe l’unica caratteristica della sua personalità,
      ma  probabilmente  il  difetto  risalterebbe  più  di  tutti  gli  altri  pregi.  Se  volessi  divertirti,
      potresti prendere un foglio bianco, disegnare un puntino dove preferisci, e chiedere a un po’ di
      persone che cosa vedono (io ho fatto l’esperimento un po’ di anni fa, e devi mettere in conto
      che, probabilmente, ci sarà anche chi ti risponderà di farti gli affari tuoi). Dividi tra chi ti

      risponderà “una macchia” (o una risposta simile), chi risponderà “un foglio con una macchia”
      e chi ti dirà “un foglio”. Sono disposta ad offrirti tutto quello che vuoi, ma scommetto che le
      persone che risponderanno “un foglio” saranno in netta minoranza. Siamo fatti così, i nostri e
      gli altrui difetti ci sembreranno sempre più importante del tutto, semplicemente reagiamo al
      desiderio di nascondere i nostri difetti per sembrare “più degni” in modo diverso.
      C’è chi si sente sempre in errore, sempre inadeguato, il cui motto potrebbe essere “non sono
      bravo quanto…”, e chi tenta di annegare quelli che percepisce come difetti esaltando i propri

      pregi e sminuendo le altre persone. Ma il punto di partenza è lo stesso. Le motivazioni di due
      comportamenti così diverse sono le medesime, primo tra tutti il bisogno innato di tutti gli
      uomini  di  sentirsi  amati  e  degni  di  amore,  senza  ricordarsi  che,  all’origine,  per  essere

      amati ed amare gli altri dobbiamo iniziare ad amare noi stessi.
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