Page 29 - Manuale di autostima
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2.1.  I  segreti  della  natura,  dei  grandi


      personaggi e della cucina



      Non so se ti è mai successo, ma a volte basta sentire una frase detta dalla persona giusta al
      momento giusto perché molte delle cose che ti accadono o molti dei problemi che hai avuto

      appaiano  più  chiare.  A  volte,  basta  un'unica  frase,  o  un'unica  citazione,  per  sentirci
      sollevati.  A  me,  nello  specifico,  piacciono  due  frasi,  che  mi  ripeto  spesso.  La  prima  è  di
      Einstein (che non credo abbia bisogno di particolari presentazioni da parte mia) e, a grandi
      linee,  suona  così:  “Tutti  possono  essere  dei  geni.  Ma,  se  giudichiamo  i  pesci  dalla  loro

      capacità di salire sugli alberi, ci sembreranno tutti stupidi”. La seconda frase che spesso mi
      ripeto non ho idea di chi l'abbia pronunciata, o scritta, per la prima volta, dal momento che
      l'ho vista stampata su una tazza nella vetrina di una pasticceria in una città dove ero andata a
      vedere una mostra. È una frase in inglese, e nello specifico è “Not all goodbyes are sad”, cioè
      “non tutti gli arrivederci sono tristi”.
      Mi  faceva  piacere  raccontarlo  anche  a  te,  perché  ho  pensato  che  fossero  citazioni  che
      potevano,  o  che  potranno,  esserti  utili.  Tu  hai  delle  frasi  che  ti  piacciono  in  maniera

      particolare? La citazione di Einstein, ad esempio, mi ha sempre aiutata ad avere più pazienza
      con le altre persone, e anche con me. Quello che mi ispira è dare e darmi la libertà di guardare
      le  persone  per  quello  che  realmente  sono  e  chiedere  sempre  obiettivi  ragionevoli,  senza
      pretendere che ciò che è fondamentale per me lo sia anche per gli altri. Per una scimmietta,
      sapersi arrampicare su un albero è di vitale importanza. Per un pesce no, tutto qui.
      Se hai dato un'occhiata all'indice, vedrai che ognuno di questi capitoli di sostegno alla tua

      autostima  iniziano  con  dei  “segreti”  che  arrivano  dalla  natura,  da  personaggi  famosi  (ad
      esempio Beecher, che ti confesso neanche io sapevo chi fosse prima di fare una ricerca) e
      dalla cucina (scommetto che ormai immagini che cucinare mi piace).
      Se ci pensi, ci sono tantissime cose che noi non conosciamo del mondo o, peggio, ci sono
      tantissime cose che diamo per scontate. A volte proviamo meraviglia quando ci raccontano
      della vita di un personaggio storico, di come è stato scoperto un nuovo medicinale o del canto
      delle balene, altre volte rimaniamo passivi. Lasciamo che le notizie, e quello che ci circonda,

      ci passi attraverso senza lasciare traccia. Ti propongo un esercizio: se hai internet e un po' di
      tempo (non tanto, solo un po') prova, per una settimana, a fare una ricerca un giorno sì e uno no
      su  un  argomento  che  ti  interessa.  Non  saprei,  sui  crostacei,  i  modellini  di  aerei,  la  prima
      scalata dell'Everest, la semina della colza, va bene qualunque cosa. Non devi fare una ricerca
      scolastica,  devi  semplicemente  trovare,  a  giorni  alterni,  una  nuova  informazione
      sull'argomento che hai scelto. Qualcosa che non sapevi, e che abbia la capacità di stupirti.

      Prova a scriverle, a fare un elenco, e a rileggerlo, ogni tanto. Per ricordarti di quanto valore e
      novità ci sia in un semplice argomento di conversazione, e domandarti quanto, invece, non sai
      ancora di te stesso.
      Io, personalmente, non ho la passione della semina della colza o per i crostacei, ma mi piace
      ricercare notizie, che ho raccolto per te in questi capitoli. Sono degli spunti per capire meglio
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