Page 33 - Ginnastica posturale funzionale
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titolo: Ginnastica Posturale Funzionale®
Vanni Jeni
L’operatore sceglierà le modalità di intervento e strutturerà la
didattica della singola lezione che si ripeterà settimanalmente o
bisettimanalmente allorquando necessiti.
Di seguito è riportato uno schema riassuntivo dell’iter da seguire:
1. Valutazione antropometrica e funzionale;
2. Definizione della didattica e modalità di intervento;
3. Definizione degli obiettivi e tempi per raggiungerli;
4. Definizione degli obiettivi a lungo termine;
5. Definizione degli obiettivi a medio termine;
6. Struttura della singola lezione.
La singola lezione deve prevedere dei momenti che si ripetono
ogni volta nelle stesse modalità.
Essa è composta da tre fasi che rappresentano la struttura di
lavoro, che si ripresenta sempre nello stesso modo dove le espe-
rienze proposte siano sempre più complesse, dall’inizio alla fine
del trattamento. Questo permette al partecipante di usufruire di
un setting di cui comprende la struttura e lo contenga durante le
esperienze che lo rendono più vulnerabile. Le tre fasi di intervento
sono la fase di avviamento, la fase formativa e la fase di ripristino.
3.2 La Fase di avviamento
Questo momento serve a sollecitare le grandi funzioni orga-
niche e a mettere l’allievo nelle condizioni ottimali per svolgere
senza alcun danno, e con qualità e quantità, il lavoro motorio.
Questa fase avrà le proprietà di:
• Consentire all’organismo di prepararsi per
l’allenamento vero e proprio;
• Richiamare sangue nei muscoli coinvolti;
• Lubrificare le articolazioni;
• Rendere elastici muscoli e tendini;
• Incrementare gradualmente la frequenza cardiaca;
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