Page 82 - Come vivere più a lungo
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laterale più serio. Si può dire che l'acido ascorbico non sia più tossico dello
zucchero comune (saccarosio), mentre è di gran lunga meno tossico del sale
comune (cloruro di sodio). Non è mai stato segnalato alcun caso di morte per
un'ingestione massiva di acido ascorbico e neppure alcuna malattia seria.
La quantità di vitamina C da me raccomandata come ottimale potrebbe es-
sere ingerita anche attraverso il cibo che mangiamo, ma ciò richiederebbe un
tipo di cucina in cui si facesse grande uso di peperoni (piccanti o dolci, verdi o
rossi) e di uva passa. Altri cibi vegetali forniscono meno di 350 mg. di vitami-
na C per ogni 100 g. del loro peso. Il succo d'arancia, di limone, dei piccoli ce-
dri verdi, di pompelmo e di pomodoro, le foglie della senape, gli spinaci e i ca-
volini di Bruxelles contengono una buona quantità di acido ascorbico: da 25 a
100 mg. ogni 100 g. I piselli e i fagiolini, il mais, gli asparagi, l'ananas, i pomo-
dori, l'uva spina, i mirtilli, i cetrioli e la lattuga ne contengono meno, in una
quantità variabile fra i 10 mg. e i 25 mg. per ogni 100 g. Quantità ancora infe-
riori (meno di 10 mg. ogni 100 g.) si trovano nelle uova, nel latte, nelle carote,
nelle barbabietole e nella carne cucinata (vedi tabella a pagina 72).
L'acido ascorbico presente nei cibi viene facilmente distrutto con la cottura
ad alte temperature, specialmente se essa avviene in pentole di rame e, in una
certa misura, anche di altri metalli. I cibi cotti trattengono generalmente soltan-
to circa la metà dell'acido ascorbico presente negli stessi cibi da crudi. La per-
dita della vitamina può essere ridotta al minimo con una cottura breve, in poca
acqua; acqua che non deve poi essere gettata, poiché contiene parte della vita-
mina estratta dal cibo.
Una buona dieta comune, comprendente verdura e succo d'arancia o di po-
modoro, può fornire 100 mg. di acido ascorbico al giorno. Molte persone, tutta-
via, non ne ingeriscono neppure questa piccola quantità. Uno studio del 1971-
72, condotto dall'Health Resources Administration (Amministrazione delle Ri-
sorse Sanitarie) compiuto su 10.126 persone di un'età compresa fra uno e set-
tantaquattro anni, in dieci aree geograficamente rappresentative degli Stati Uni-
ti, rivelò che metà delle persone acquisiva meno di 57,9 mg. di vitamina C al
giorno, mentre un terzo di loro acquisiva meno della quantità raccomandata
dalle RGR, che corrisponde a 60 mg. al giorno per un adulto (Abraham e colle-
ghi, 1976). Soltanto il 30 per cento ne assumeva quotidianamente più di 100
mg. e solo il 17 per cento più di 150 mg. L'assunzione media delle persone che
vivono al di sotto del livello di povertà corrisponde al 78 per cento di quella
dell'intera popolazione e il 57 per cento di quest'ultima ne acquisisce in dosi in-
feriori a quelle raccomandate dalle RGR.
Fortunatamente, questa importante componente alimentare può essere presa
in tutte le quantità desiderate (dall'assunzione ottimale giornaliera a una supe-
riore per gli scopi terapeutici che considereremo nei capitoli successivi) inge-