Page 81 - Come vivere più a lungo
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tazione e della Nutrizione, ente preposto al mantenimento di una buona nutri-

          zione per tutti i cittadini  sani degli Stati Uniti, sono di 35 mg. al giorno per i
          neonati, di 45 mg. per i bambini e raggiungono i 60 mg. per gli adulti (80 per le
          donne incinte e 100 per quelle che allattano). Nel raccomandare queste dosi, il
          Ministero ha stabilito  che l'assunzione  minima  giornaliera di acido ascorbico
          indispensabile  per prevenire  lo scorbuto è di 10 mg.  e che  le  dosi un poco

          superiori che esso raccomanda dovrebbero fornire un'ampia integrazione, atta a
          compensare le differenze individuali, e costituire un sovrappiù nell'eventualità
          di un'alimentazione carente. Fu respinta l'idea che effetti benefici sarebbero po-

          tuti derivare da un'assunzione maggiore di acido ascorbico, sulla  base di rap-
          porti da cui emergeva che l'attività fisica e psicomotoria delle persone non era
          stata potenziata da integrazioni di acido ascorbico varianti fra i 70 e i 300 mg.
          al giorno, e che il sanguinamento delle gengive,  rilevato fra i militari, non era

          cessato con l'integrazione di 100 o 200 mg. giornalieri di vitamina C, sommini-
          strata per un periodo di tre settimane. Esistono, tuttavia, pubblicazioni di molti
          rapporti sui suoi effetti benefici, se essa viene ingerita in quantità superiori.

              L'acido ascorbico non è una sostanza pericolosa: nella letteratura medica è
          descritto come «virtualmente  non tossico».  I  porcellini  d'India,  cui era stato

          somministrato giornalmente per via orale o endovenosa (infusione di ascorbato
          di sodio, il sale di sodio dell'acido ascorbico) in una quantità  corrispondente
          allo  0,5 per cento del loro peso corporeo, per un certo numero di giorni  non

          mostrarono alcun segno di intossicazione (Demole, 1934); questa quantità cor-
          risponde, per un essere umano, a circa 350 g. al giorno. Ne sono state sommini -
          strate grandi dosi a cani e gatti contro il cimurro, l'influenza, la rinotracheite, la
          cistite e altre malattie;  i risultati sono stati positivi  e non è mai apparso alcun
          segno di tossicità (Belfield e Stone, 1975; Belfield, 1978, 1982). La dose quoti-

          diana consisteva in 1 g. per libbra (= 0,45 kg.) di peso corporeo ed era iniettata
          per via  endovenosa (due volte  al giorno, mattina  e pomeriggio);  dose corri-
          spondente a circa 150 g. quotidiani per un uomo adulto. Alcune persone hanno

          ingerito dai 10 ai 20 g. di vitamina C al giorno per venticinque anni, senza che

          si producessero calcoli renali o altri effetti  collaterali  (Klenner,  1971; Stone,
          1967). Pazienti affetti da glaucoma sono stati trattati con circa 35 g. di vitamina
          C (0,5 g. per 1 kg. di peso corporeo) ogni giorno per sette mesi consecutivi.

          (Virno e colleghi, 1967; Bietti, 1967). Gli unici effetti collaterali denunciati fu-
          rono disturbi intestinali (feci molli)  durante i primi tre o quattro giorni.  A pa-
          zienti affetti da morbi virali o da schizofrenia ne sono stati somministrati fino a
          100 g. al giorno, senza che si manifestassero sintomi di intossicazione (Klen-

          ner, 1971; Herjanic e Moss-Herjanic, 1967). Un ammalato di cancro ne ha pre-
          si 130 g. al giorno per nove anni, ricavandone beneficio. Una grande quantità
          (parecchi grammi) di acido ascorbico, ingerito da solo, può causare a qualcuno
          disturbi gastrici e intestinali,  ma non è mai stato rilevato alcun altro effetto col-
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