Page 55 - Come vivere più a lungo
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Attualmente, le persone dei paesi più sviluppati che soffrono di questa spe-

          cie di scorbuto incipiente non sono molte. Credo comunque, per le ragioni di-
          scusse in questo libro, che la maggior parte di esse soffra di una condizione  di
          prescorbuto lieve o perfino  piuttosto seria e anche di carenze  di altri principi
          nutritivi  essenziali.  L'assunzione  regolare di vitamine  e minerali,  associata  a
          una buona dieta e ad altre pratiche salutari, può migliorare la vita di ognuno.


              Alla voce «scorbuto», nell'undicesima  edizione dell'Enciclopedia Britanni-
          ca (1911) si legge che la sua incidenza dipende dalla natura del cibo e si discu-
          te se la sua causa sia imputabile all'assenza di certe componenti nell'alimenta-
          zione o alla presenza di qualche sostanza tossica effettiva.

              Lo studio di un'altra malattia dovuta a deficienza vitaminica, il beri-beri, in

          quell'anno era giunto allo stesso punto. Il beri-beri era soprattutto presente nel-
          l'Estremo Oriente asiatico, dove il riso è il cibo fondamentale, nonché nelle iso-
          le del Pacifico e in Sudamerica.

              Tale malattia comporta paralisi e torpore che iniziano dalle gambe, e condu-
          ce a sofferenze cardiache e respiratorie e quindi alla morte. Nelle Indie Orien-

          tali Olandesi, circa un secolo fa, soldati, marinai, carcerati, minatori, piantatori
          e persone ricoverate in ospedale per disturbi secondari morivano a migliaia  di
          questo male. Giovani,  in uno  stato apparente di buona salute, morivano im-
          provvisamente, tra dolori atroci, incapaci di respirare.

              Nel 1886, un giovane medico olandese, Christiaan Eijkman, venne incarica-

          to dal suo governo di studiare la malattia. Per tre anni non fece che piccoli pro-
          gressi. Un giorno  osservò che i polli del laboratorio morivano  di una paralisi
          che assomigliava molto a quella provocata dal beri-beri. I suoi studi sul morbo
          dei polli terminarono improvvisamente, poiché i polli che non erano morti si ri-

          stabilirono  completamente  e non si ripresentò alcun caso nuovo:  egli scoprì
          quindi che l'inserviente che si occupava dei polli li aveva nutriti,  dal 17 giugno
          al 27 novembre, con del riso brillato preparato nella cucina  dell'ospedale mili-
          tare per i ricoverati. In seguito, un nuovo cuoco fu assunto nelle cucine ed egli

          si rifiutò (come Eijkman disse nel suo discorso durante la cerimonia del premio
          Nobel per la Fisiologia  e la Medicina che aveva vinto nel 1929) di dare «del
          riso preparato per i militari a dei polli civili». Il morbo era scoppiato fra i polli
          il 10 luglio ed era scomparso negli ultimi giorni di novembre.

              Fu immediatamente confermato che una dieta a base di riso brillato causa la

          morte dei polli in tre o quattro settimane; mentre questi rimangono sani se nu-
          triti con riso integrale. Fu quindi fatto uno studio su trecentomila  prigionieri in
          centoun prigioni delle  Indie Orientali Olandesi, e fu scoperto che l'incidenza
          del beri-beri era trecento volte superiore nelle prigioni dove il riso brillato ser-

          viva  da dieta fondamentale  che in quelle  dove veniva  invece  distribuito  riso
          non brillato.
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